LA VERA STORIA
DEL PANETTONE
|
La
vera storia della nascita del famoso dolce ambrosiano è
avvolta nel più fitto dei misteri. Tuttavia, diverse leggende,
ne raccontano le origini e tra queste la più accreditata
narra, di un grandioso pranzo natalizio in "casa" Sforza.
I potenti signori meneghini, soddisfatti per questo pranzo,
nel quale ogni portata aveva superato la precedente per
bontà, attendevano con ansia il momento dei dolci. Il cuoco,
fin li perfetto, si accorse, improvvisamente, che il forno
gli aveva giocato un brutto scherzo! Tutto quanto da lui
cucinato si era bruciato!!!! Mentre, disperato, si stava
accingendo ad andare nella sala a scusarsi con i commensali,
il suo aiutante, chiamato Toni, gli propose di presentare
il dolce che lui aveva preparato con gli avanzi. II cuoco,
non avendo altra scelta, accettò e presentò in tavola "quella
specie di pane! fatta dal suo sguattero. Di lì a poco, con
grande meraviglia del cuoco, un coro di evviva e di complimenti,
si levò dalla sala. Il cuoco, dovete sapere, che era una
persona molto onesta e, malgrado fosse osannato da tutti,
confessò che il merito andava al suo aiutante ed al suo
"Pan di Toni". Un'altra leggenda racconta di un giovane
falconiere, tale Ughetto Atellani, perdutamente innamorato
di una fornaia di nome Algisa, che aveva il forno in vicinanza
della Chiesa delle Grazie. Gli affari non andavano tanto
bene per quest'ultima a causa dell'apertura di un altro
fornaio poco lontano. Il Natale si avvicinava, ma i clienti
continuavano ad allontanarsi ed a preferire l'altro negozio;
allora, Ughetto, messo mani ai suoi ultimi denari, compro
burro, zucchero, uova e uva sultanina, impastò tutto con
fior di farina e ... il successo fu enorme…….potere dell'amore!!!!
La lunga coda di fronte alla bottega diceva che le sorti
di Algisa si erano rovesciate e, inutile dirlo, i due innamorati
convolarono a giuste nozze e …….vissero per sempre felici
e contenti!!!! Ve ne è ancora un'altra di leggenda, quella
che narra di alcune suore - siamo nel 1200 - che abitavano
nell'umida e nebbiosa campagna alle porte di Milano e che
vivevano di elemosina. Quell'anno i milanesi non erano stati
molto prodighi nei confronti delle religiose e alla vigilia
di Natale in dispensa non era rimasta che poca farina con
la quale venne preparato del pane. Quando la superiora si
accinse a benedirlo, miracolosamente quel pane si trasformo
in un meraviglioso panettone. Considerate tutte le leggende
e da quanto ci suggerisce il nome stesso, si può dedurre
che il panettone non e altro che un pane, cioè una pasta
lievitata naturalmente. Certo, la preparazione e più complessa
di quella del pane di tutti i giorni e la ricetta è, inoltre,
arricchita da burro, uova, zucchero, canditi e da altri
pregiati ingredienti. Le prime tracce di un dolce simile
al panettone risalgono all'epoca di Ludovico il Moro, verso
la fine del XV secolo, anche se e ben al IV' secolo a.C.
che risale la scoperta, per altro accidentale, del pane
fermentato (un'inondazione del Nilo, devastando i magazzini,
di farine, permise per la prima volta la fermentazione naturale)
. Comunque, leggende a parte, bisogna riconoscere che il
Panettone è da sempre per noi italiani, l'emblema del Natale
e rappresenta simbolicamente l'unione familiare intorno
ad un tavolo per festeggiare la nascita di Gesù Bambino!
|
|
|