Spesso,
quando si pensa alla Puglia, si ha l'immagine del "paese
d'o Sole", spiagge e bellezze naturali, in realta'
moltissimi sono i misteri che circondano la regione
tanto da poterla quasi definire il "paese della
luna", visione non tanto fantastica se pensiamo
che il primo romanzo gotico, scritto da Horace Walpole,
"il Castello d'Otranto", non e' ambientato
tra le brume della Scozia, ma sulla soleggiata costa
pugliese. La nostra regione e' spesso legata all'Ordine
templare e alle numerose magioni e porti esistenti in
Puglia da cui la "Militia Cristi" partiva
per l'Oriente. In realta' un altro ordine cavalleresco
era presente nella regione, e non meno potente o intrigante
del primo:L'Ordine Teutonico! La date di fondazione
e' piuttosto incerta, alcuni dicono che sia stato fondato
nel 1118, pressappoco la stessa data di fondazione dei
templari, per altri verso il 1128. Del resto, anche
per il piu' conosciuto Ordine del Tempio la data e'
alquanto controversa e oggi si tende a spostarla verso
la seconda decade dell'anno 1100.
L'ordine, comunque, fu definitivamente accettato dalla
chiesa nel 1190 da papa Celestino III che confermo'
la nuova confraternita e alla quale impose la stessa
regola dei Templari e degli Ospedalieri, con l'unica
differenza che ai Teutonici potevano accogliere solo
membri della nobiltà tedesca. Solo verso il 1198,
anche grazie alla figura del Gran Maestro Hermann Von
Salza, l'ordine inizio' ad acquisire notevole potere,
riuscendo a farsi appoggiare sia dall'imperatore Federico,
con il quale intrattenne stretti rapporti, facendo quasi
diventare l'Ordine una "milizia privata "
del Puer Apuliae , sia dal potere Papale rappresentato
da Papa Onorio III.
A differenza del "gemello" Ordine Templare,
i Teutonici ebbero la possibilita' di crearsi un vero
e proprio impero, infatti nel 1230 furono trasferiti
in Prussia e li, sottomisero e convertirono gran parte
delle popolazioni pagane .Da allora e per quasi mezzo
secolo i Cavalieri Teutonici portarono avanti una lunga
e cruenta Crociata contro gli infedeli del nord e, nonostante
la bellicosita' delle popolazioni germaniche, nel 1283
la Prussia poteva dirsi definitivamente conquistata
dal bianco mantello. Figura fondamentale per l'ordine
del "bianco mantello" fu quella del gia' citato
Hermann Von Salza. Il Gran Maestro dell'ordine riusci',
infatti a intrattenere buoni rapporti sia con l'Imperatore
che con il Papa. Ebbe un ruolo fondamentale nel matrimonio
tra Federico II e Jolanda, figlia di Giovanni di Bienne
re di Gerusalemme e si adopero' molto in Terra santa,
ove lui stesso operava con i suoi cavalieri per la liberazione
del Santo Sepolcro e partecipo' alla incruenta crociata
del 1228. Grande diplomatico ebbe numerosi incarichi
delicatissimi dall'imperatore e molto spesso fungeva
da intermediario tra la corona e la Roma pontificia.
Il Gran Maestro mori' a Salerno in circostanze non ancora
ben chiare nel 20 marzo 1239, stesso giorno in cui l'imperatore
veniva scomunicato per la seconda volta, il suo corpo
fu, su suo espresso desiderio, sepolto non in Germania,
bensi' a breve distanza da Castel del Monte, nella splendida
chiesa di San Tommaso dell'Ospedale di Barletta. Come
accadde per i Templari, anche l'Ordine Teutonico intrattenne
in Terra Santa rapporti con gli "infedeli"
che non vedeva solo come nemici da sconfiggere l' "inimicum"
latino ma come "guerrieri" da rispettare e
da cui "imparare" e dunque "hostes".
Si narra , cosi', che anche i Teutonici ebbero rapporti
con la setta Sufi , adoratori del culto unico Cristiano-
Ebraico- Mussulmano, e dai quali impararono l'arte della
terra di Khem. Del resto una piccola conferma di questo
la troviamo tra le mura dell'affascinante cattedrale
di Troia, piccolo paese in provincia di Foggia e vicino
alla roccaforte saracena di Federico II a Lucera. Sulle
mura perimetrali della Cattedrale son rappresentate,
con simbologie piuttosto strane per esser presenti in
una dimora Cristiana, le tre grandi religioni ,ma questa
e' un'altra storia…Torniamo ai Teutonici.
Per
alcuni studiosi questi cavalieri furono tramite fondamentale
tra l'imperatore Federico II e la setta Sufi e si narra
di strane riunioni che l'Imperatore e il Capitolo dell'ordine
tenevano all'interno di Castel del Monte! Gli Ordini
cavallereschi erano fortemente legati alla figura della
vergine dall'iconografia "bruna", spesso addirittura
trafugate dalla Terrasanta, come la Madonna di Czestochowa
in Polonia, e insieme ai cistercensi , furono grandi
promotori del culto in Europa, basti pensare alle chiese
dedicate in Francia a "nostra signora" dai
Templari, oppure alla Chiesa d'Altamura fatta erigere
da Federico II e dedicata alla Vergine, o ancora alle
diverse chiese Teutoniche presenti in Puglia. Forse
l'idea dell'imperatore era quella di una "religio"
unica che avrebbe certamente tolto potere alla Chiesa,
in quel periodo sempre piu' legata ad una visione temporale
e materiale, ma che avrebbe presto suggellato la pace
tra i popoli non piu' straziati da inutili guerre e
crociate religiose, ma tutti accomunati da un unico
Culto-Sogno d'amore e fraternita', sotto il segno della
Vergine Maria. L'Ordine Teutonico ebbe anche forti legami
con quello Templare a differenza di quello che ci racconta
la storia che afferma che tra i due ordini non scorresse
buon sangue come ultimamente dimostrano le ultime scoperte
della cattedrale di Vienna. Infatti e' recente la notizia
che nella splendida cattedrale di Santo Stefano e' stata
scoperta una cripta sotterranea di cui non si conosceva
l'esistenza e quasi sotto l'ingresso della cattedrale,
cosa non nuova quando si parla di chiese templari. Ebbene
all'interno di questa cripta, in una chiesa appunto
fondata dai teutonici, ecco 2 gargoyls con il muso rivolto
verso un'enorme croce patente rossa. Molti degli insediamenti
Teutonici nella terra di Puglia sono presenti sul Gargano,
il Promontorio e' sicuramente un luogo molto particolare,
crocevia dei pellegrini che, prima di partire per le
crociate, percorrevano la "via sacra longobardorum",
che da San Marco in Lamis passava per San Giovanni Rotondo,
Monte Sant'Angelo fino a giungere a Siponto. Il Gargano,
dunque, era, nel medioevo, un vero e proprio centro
spirituale e ancor oggi, nelle isolate grotte del promontorio,
vivono numerosi eremiti. Lungo "l'antico percorso"numerosi
furono i monasteri, chiese, e ricoveri costruiti per
i pellegrini, spesso sovrapposti a piu' antiche strutture
esempi sono Santa Matria di Stignano, San Matteo, San
Giovanni Rotondo, Sant'Egidio, San Leonardo di Siponto
, fino ad arrivare a Monte Sant'Angelo. Un sito di carico
di un fascino particolare e' la chiesa di Santa Maria
di Siponto, appartenente all'Ordine Teutonico. Appena
si giunge sul luogo notiamo una particolarita', infatti
la chiesa di Santa Maria e' a forma di un cubo, una
pianta al quanto "strana" per un classico
edificio di culto, il quadrato e' il simbolo della Terra,
della Gerusalemme terrestre, in contrapposizione al
cerchio, simbolo celeste. Lo strano legame simbolico
con la "terra" non e' casuale, infatti, all'interno
si puo' ammirare la Madonna nera sipontina ,ricordo
lontano della "vergine bruna". Sempre sulla
stessa via percorsa dai pellegrini e a breve distanza,
troviamo il Priorato di San Leonardo.Il monastero fu
fondato attorno all'anno 1000 dai regolari di Sant'
Agostino e affidato , successivamente nel 1261 da Papa
Alessandro IV all'Ordine teutonico di Santa Madre Prussia
, insediati a Barletta nella chiesa di san Tommaso,
citta' da dove i cavalieri, legati come ben sappiamo
alla figura dell'imperatore Federico II, partivano per
la Terra Santa sotto la guida di Ermanno Von Salza,
gran maestro dell'Ordine . Ultimo rappresentate di quest'ordine
sara' il vescovo di Troia , Stefano Gruben.
Dal punto di vista architettonico San Leonardo si presenta
con una navata centrale coperta da una serie di cupole
e due laterali con copertura a botte.Lo stile e' cosi'
facilmente collocabile in quello orientale latino dominante
in quel periodo.
Lo
schema del portale nn e' tipico del romanico pugliese
ma ricorda molto le maestranze francesi , attraverso
la mediazione dei cantieri abruzzesi. (fig.1)
Osserviamo la lunetta: al centro troviamo, nella "vescica
piscis" il cristo apocalittico retto da due angeli…tutt'attorno,
partendo da sinistra a destra troviamo il toro, l'angelo,
una cerva, il centauro che suona la lira, il drago,
il centauro che suona il flauto, l'aquila e il leone.(fig.2)
Molti di questi simboli li abbiamo gia' incontrati in
altri luoghi legati al culto delle madonne nere, il
toro e la cerva sono il simbolo di Dioniso e Diana,
divinita' legate alla vegetazione, il centauro rappresenta
la doppia natura dell'uomo che suona strumenti "filisofali"
come la lira e il flauto. Interessante e' anche la valenza
simbolica dei due leoni , il primo , che sta sbranando
un uomo nudo , rappresenterebbe il diavolo , sempre
in agguato e in cerca di prede come un leone , l'altro
, invece , ha significato opposto , si ciba di un pesce
, che appunto rappresenta il Cristo e da cui trae forza
.
Nell'antichita' infatti i primi
cristiani si riconoscevano con un segno in codice, quando
due di essi si incontravano uno di loro tracciava meta'
del segno e l'altro lo completava. Il simbolo in questione
era appunto il PESCE!
Del resto la parola Nazareni,oltre che abitanti di Nazareth
significava "piccoli pesci", e i seguaci di
Gesu' erano appunto i Nazareni. Nn dobbiamo, poi dimenticare
che ,all'ingresso di Gerusalemme il Cristo fu accolto
nel grido di "oannes" che poi diventera' ,per
un errore di trasposizione, Osanna.Ebbene gli Oannes
erano divinita'delle popolazioni medio-orientali che,
curiosamente erano rappresentati meta' uomini e meta'
pesci!
Sempre sulla facciata esterna,
sulla destra dell'ingresso, troviamo un misterioso criptogramma
una "croce stellata" di cui spiegheremo in
seguito. (fig.3). Entrando nella chiesa l'attento viaggiatore
puo' osservare i Gigli federiciani, che fanno intuire
l'intimo legame tra imperatore e teutonici, mentre sulle
pareti troviamo delle croci nere(fig.4), simbolo dell'Ordine.
Alzando, poi, lo sguardo sulla volta, notiamo un piccolo
rosone a 11 raggi (fig.5-6). E' proprio qui che risiede
la soluzione dell'enigma della croce stellata trovata
all'esterno, infatti ogni anno, nel solstizio d'estate,
un raggio di luce attraversa il "rosoncino"
e va a colpire una zona del pavimento contrassegnata
da una piccola croce, quasi ad indicare un punto ben
preciso del sito. Ed ecco allora la spiegazione della
croce gammata incontrata in precedenza: "il sole,
alto nel cielo e a perpendicolo va a colpire un punto
a meta' strada tra i due pilastri". Il simbolo
e' un segnale per il sapiente, il modo per indicare
un preciso punto , l' Omphalos del luogo sacro.
La parola e' di origine greca, Omphalos, ma la sua tradizione
e il suo significato e' molto piu' antico e legato a
culti e tradizioni che affondano le loro radici nella
notte dei tempi. In questa accezione "ombelico"
rappresenterebbe il centro sacro, luogo ove il "divino"
si unisce con il "terrestre". Il concetto
di Omphalos lo troviamo sia nella Bibbia che in molte
culture megalitiche, e' l'idea di una proiezione in
terra di un centro celeste, il "loco" ove
dimorano gli dei e dove l'uomo , in terra , puo' avere
contatti con loro.
Una spiegazione per cosa sian davvero questi centri
potrebbe esser desunta dalla teoria dei leys .L'idea
nacque negli anni '20 in Inghilterra quando Alfred Watkins
scopri' che molti siti megalitici erano allineati seconde
delle direttrici preferenziali, direttrici successivamente
chiamate leys. Oggi si parla di una vasta rete che collega
siti megalitici di tutta Europa creando una fitta maglia,
una maglia di energie sottili che scorrono all'interno
della terra, spesso seguendo corsi d'acqua sotterranei,
e che si addenserebbero in punti particolari, appunto
gli omphalos.
Omero, per esempio, chiama l'isola di Ogigia l'ombelico
del mare, appunto un Omphalos. La narrazione sembrerebbe
quasi confermare la teoria delle energie che permetterebbero
l'unione con il divino, infatti Ulisse trova sull'isola,
appunto, una dea, Calipso, l'elemento femminile, che
lo rigenera, lo rinsavisce e finche' Ulisse rimane sull'isola
potra' esser immortale. Cosi' l'omphalos diventa il
simbolo di antichi culti, in particolare di quello ctonio
legato alla Vergine bruna , identificata come la terra
dalla qualche fuoriescono queste energie che permettono,
come nel caso di Ulisse, di avvicinarsi al divino.
Una teoria piu' classica, invece, vuole l'ombelico come
"centrum" di una civilta' o semplicemente
di una comunita' , come appunto quella dei pellegrini
in viaggio verso l'Oriente.
In entrambi i casi San Leonardo diventa realmente Omphalos
della comunita' Cristiana , il cui segreto , protetto
dai monaci guerrieri , continua a nascondersi al visitatore
dietro l'enigmatica croce!
Bibliografia
V.Dell'Aere
Federico II di Svevia, l'ultimo faraone
Adriano Forgione : "l'isola
dei tesori templari" Hera Aprile 2001
Andrea Romanazzi "Sovereto
e la magia dell'Omphalos" "Puglia d'Oggi"
2001
Alfredo Castelli "l'Enciclopedia dei misteri"