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TERZO DELITTO: Sabato 6 giugno 1981


Ancora un lungo lasso di tempo è trascorso; è nuovamente un sabato di una notte di novilunio: buia, silenziosa, densa di pericoli! E' la notte del Mostro che aspetta in silenzio di colpire ancora!
Giovanni Foggi e Carmela di Nuccio, rispettivamente di 30 e 21 anni, fidanzati da alcuni mesi ma decisi a sposarsi al più presto si recano a trascorrere alcune ore di relax presso la discoteca di Vingone.
All'uscita del locale, i due giovani salgono sull'autovettura Ritmo di proprietà di Giovanni per recarsi in un luogo tranquillo dove trascorrere un breve lasso di tempo lontani da sguardi indiscreti.
Giunti nella località di Mosciano di Scandicci, fermano la macchina vicino a dei vigneti e si abbracciano felici di essere insieme.
Sono circa le 24 del sabato: la coppia è sempre più intenta nei preliminari amorosi senza pensare a quanto avviene al di fuori dell'abitacolo; il mostro aspetta proprio questo preciso momento per materializzarsi dal nulla ed iniziare a sparare con la calibro 22!
Dapprima, colpisce Giovanni Foggi con tre colpi mortali per aggiungervi tre coltellate sulla schiena e diversi piccoli tagli sul collo.
Si dedica poi a colpire Carmela Di Nuccio con cinque colpi di pistola, infierendo sul povero corpo agonizzante con due pugnalate alla schiena ed al basso ventre.
Una volta uccisi entrambi, trascina il corpo della ragazza fuori dall'abitacolo……apre la borsa della giovane e le sparpaglia intorno al corpo tutto il contenuto della borsa……ed inizia, tranquillo e non visto, a dare il via al macabro rituale fatto di incisioni, disegni ed altro…..
Il delitto viene scoperto la mattina di domenica da Vittorio Sifone, un agente di polizia che passeggia fra i campi insieme al proprio figlioletto di quattro anni.
Il Sifone scorge la Ritmo ferma a ridosso di un albero, con il finestrino sinistro andato in frantumi; avvicinandosi, incuriosito, scorge Giovanni che appoggiato allo schienale di guida, sembra dormire.
Ad un più attento esame, nota che il giovane ha indosso una camicia blu ancora abbottonata mentre i jeans sono infilati solo fino alla coscia destra, Fuori dalla macchina, in un avvallamento appena sotto il ciglio di una stradina campestre, giace Carmela, in una posizione supina con il braccio destro disteso mentre il sinistro è sotto il corpo con le gambe incrociate.
Ha una collanina di perline impigliata fra le labbra e presenta l'asportazione del pube eseguita con una perizia che fa molto pensare…..! E con un'arma affilata che potrebbe essere un bisturi usato in Chirurgia!
Gli abiti della giovane risultano trinciati di netto, piccole ferite le vengono riscontrate sul seno e sul collo.
Anche in questo delitto, il Mostro ha preferito portare la ragazza lontano dalla macchina per agire indisturbato e mettere in atto i suoi macabri riti di una nefandezza unica.
A questo punto, i particolari sono talmente evidenti che non si può fare a meno di collegare tale delitto a quello di Pasquale e Stefania avvenuto 7 anni prima.
Inizia così la caccia al Mostro di Scandicci mentre la psicosi e la paura si diffondono per tutta l'Italia!
Aldolfo Izzo e Silvia della Monica sono i due procuratori incaricati delle indagini che iniziano ad indagare nel mondo sommerso dei " Guardoni" convinti che se si deve parlare di un Mostro altro non può essere che uno di loro.
Inizia così la lunga fila di " pseudomostri" messi, ingiustamente, dietro le sbarre dalla Procura fiorentina mentre il vero Mostro trascorre le sue giornate indisturbato e magari nascosto dentro gli abiti di un " qualcuno" al di fuori di ogni sospetto!!!

LAURA SCAFATI



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