Ancora un lungo lasso di tempo è trascorso;
è nuovamente un sabato di una notte di novilunio:
buia, silenziosa, densa di pericoli! E' la notte del Mostro
che aspetta in silenzio di colpire ancora!
Giovanni Foggi e Carmela di Nuccio, rispettivamente di
30 e 21 anni, fidanzati da alcuni mesi ma decisi a sposarsi
al più presto si recano a trascorrere alcune ore
di relax presso la discoteca di Vingone.
All'uscita del locale, i due giovani salgono sull'autovettura
Ritmo di proprietà di Giovanni per recarsi in un
luogo tranquillo dove trascorrere un breve lasso di tempo
lontani da sguardi indiscreti.
Giunti nella località di Mosciano di Scandicci,
fermano la macchina vicino a dei vigneti e si abbracciano
felici di essere insieme.
Sono circa le 24 del sabato: la coppia è sempre
più intenta nei preliminari amorosi senza pensare
a quanto avviene al di fuori dell'abitacolo; il mostro
aspetta proprio questo preciso momento per materializzarsi
dal nulla ed iniziare a sparare con la calibro 22!
Dapprima, colpisce Giovanni Foggi con tre colpi mortali
per aggiungervi tre coltellate sulla schiena e diversi
piccoli tagli sul collo.
Si dedica poi a colpire Carmela Di Nuccio con cinque colpi
di pistola, infierendo sul povero corpo agonizzante con
due pugnalate alla schiena ed al basso ventre.
Una volta uccisi entrambi, trascina il corpo della ragazza
fuori dall'abitacolo
apre la borsa della giovane
e le sparpaglia intorno al corpo tutto il contenuto della
borsa
ed inizia, tranquillo e non visto, a
dare il via al macabro rituale fatto di incisioni, disegni
ed altro
..
Il delitto viene scoperto la mattina di domenica da Vittorio
Sifone, un agente di polizia che passeggia fra i campi
insieme al proprio figlioletto di quattro anni.
Il Sifone scorge la Ritmo ferma a ridosso di un albero,
con il finestrino sinistro andato in frantumi; avvicinandosi,
incuriosito, scorge Giovanni che appoggiato allo schienale
di guida, sembra dormire.
Ad un più attento esame, nota che il giovane ha
indosso una camicia blu ancora abbottonata mentre i jeans
sono infilati solo fino alla coscia destra, Fuori dalla
macchina, in un avvallamento appena sotto il ciglio di
una stradina campestre, giace Carmela, in una posizione
supina con il braccio destro disteso mentre il sinistro
è sotto il corpo con le gambe incrociate.
Ha una collanina di perline impigliata fra le labbra e
presenta l'asportazione del pube eseguita con una perizia
che fa molto pensare
..! E con un'arma affilata che
potrebbe essere un bisturi usato in Chirurgia!
Gli abiti della giovane risultano trinciati di netto,
piccole ferite le vengono riscontrate sul seno e sul collo.
Anche in questo delitto, il Mostro ha preferito portare
la ragazza lontano dalla macchina per agire indisturbato
e mettere in atto i suoi macabri riti di una nefandezza
unica.
A questo punto, i particolari sono talmente evidenti che
non si può fare a meno di collegare tale delitto
a quello di Pasquale e Stefania avvenuto 7 anni prima.
Inizia così la caccia al Mostro di Scandicci mentre
la psicosi e la paura si diffondono per tutta l'Italia!
Aldolfo Izzo e Silvia della Monica sono i due procuratori
incaricati delle indagini che iniziano ad indagare nel
mondo sommerso dei " Guardoni" convinti che
se si deve parlare di un Mostro altro non può essere
che uno di loro.
Inizia così la lunga fila di " pseudomostri"
messi, ingiustamente, dietro le sbarre dalla Procura fiorentina
mentre il vero Mostro trascorre le sue giornate indisturbato
e magari nascosto dentro gli abiti di un " qualcuno"
al di fuori di ogni sospetto!!!
LAURA SCAFATI