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QUARTO DELITTO: Giovedì 22 novembre 1981


Il Mostro ha sempre più sete di sangue e questa volta colpisce a soli pochi mesi di distanza dal terzo delitto.
Solita notte di novilunio con la differenza che il 22 novembre precede il giorno di uno sciopero generale pertanto nell'aria si respira aria di festa e le persone sono in giro a fare tardi senza preoccuparsi della sveglia dell'indomani.
Stefano Baldi è un giovane di 26 anni che lavora in un lanificio di Vaiano mentre nei giorni di riposo fa l'allenatore della squadra dei Rangers; è fidanzato con Susanna Cambi, una bella ragazza di 24 anni che lavora insieme alla mamma presso l'Hotel Palace di Prato.
Alcune persone vicino al giovane diranno, a delitto avvenuto, r che Stefano, alle 20,30 di quella stessa maledetta notte, ha ricevuto una telefonata alquanto " strana": l'interlocutore si presenta come un geometra noto che desidera prendere dei contatti con il giovane……anche questa volta, gli investigatori danno poca importanza a questo fatto svolgendo solo le solite ricerche di rito per arrendersi quanto non trovano nessuno a confermare l'avvenuto "abboccamento"!
Chi scrive, invece, ci trova una somiglianza innegabile con l'incontro inquietante avuto da Stefania Pettini prima di essere uccisa dal Mostro nel 1974!
Torniamo alla tragica notte: i due fidanzati escono di casa alle 23 per raggiungere, a bordo di una Golf Diesel, una sentiero di campagna che divide dei filari di vite da un oliveto, in località Travalle di Calenzano.
Il luogo è simile a quello del delitto di Lastra a Signa, infatti vicino alla strada scorre un torrente ed a poche centinaia di metri in linea d'aria c'è l'autostrada.
Stefano ferma la sua auto ed i due iniziano a dare il via alle loro effusioni amorose….dopo pochi minuti ecco " andare in scena" il solito copione! Il mostro esce fuori dal suo nascondiglio, spara dal finestrino destro ed inizia ad uccidere per poi trascinare la ragazza fuori dall'abitacolo ed iniziare il suo rituale macabro…..per Stefano e Susanna non c'è più nulla da fare!!!
I corpi vengono scoperti la mattina dopo da un pensionato che incuriosito si avvicina alla Golf.
Il primo particolare insolito emerge dal fatto che- in questo caso- anche l'uomo è stato trascinato fuori dalla macchina dove giace in una specie di fosso con indosso la camicia mentre i pantaloni sono infilati solo su una gamba e il suo maglione è stato arrotolato sotto i suoi glutei per far assumere al cadavere la posizione di " seduto"! E' stato colpito da quattro colpi sparati dalla solita pistola e da quattro pugnalate al torace.
Non dobbiamo dimenticare quanto detto precedentemente, è una serata di festa, le coppiette hanno invaso i posti " tranquilli", in giro ci sono dei guardoni….probabilmente il Mostro ha voluto creare una specie di messinscena dove, a distanza, a chi avesse per caso notato la macchina ferma, sarebbe apparsa una scena normalissima dove un uomo stava tranquillamente seduto in mezzo all'erba.
A circa sei metri di distanza, giace Susanna, colpita da quattro proiettili al torace e da due pugnalate alla schiena; giace supina in un lago di sangue!
La povera ragazza presenta ferite superficiali al seno sinistro, e come da rituale ormai tristemente noto, le è stato asportato il pube oltre che il perineo e parte della fascia media delle cosce.
Il taglio si presenta preciso e continuo dimostrando una particolare perizia nell'uso di strumenti predisposti al caso.
Un nuovo ed inquietante elemento emerge in questi delitti, vicino alla macchina usata dalla giovane coppia, viene trovata una pietra di lava rossa ben squadrata a tronco di piramide ed un'impronta di stivale di taglia grande!
Ancora più strano è il fatto accaduto il venerdì successivo al delitto, prima ancora che i due poveri corpi fossero ritrovati: qualcuno telefona, infatti, a casa della zia di Susanna e con voce molto fievole ed educata chiede di poter parlare con la mamma della ragazza per poterle dire alcune cose concernenti la figlia.
Il fatto appare da subito singolare poiché l'indirizzo dove abitava la zia di Susanna era provvisorio ed ignoto a chiunque e la mamma della vittima in effetti si trovava da qualche giorno a casa della sorella ma solo i più intimi erano a conoscenza del suo provvisorio trasferimento.
Da un controllo effettuato dai tecnici della SIP, si scopre che qualcuno aveva più volte tentato di mettersi in contatto con questo numero ed in molti arrivano alla conclusione che si sia trattato del misterioso assassino che - guarda caso - era a conoscenza di particolari troppo intimi per non aver operato un controllo nel tempo sulla vittima e sulla famiglia.
Gli inquirenti cominciano ad interrogare varie persone presenti in quel luogo la notte del fatto: alcuni concordano nel dire di aver notato un uomo di mezz'età a bordo di un Alfasud che si allontanava velocemente dal luogo.
Alcuni elementi permettono di tracciare un approssimativo identikit del Mostro e di mettere a confronto la tecnica usata nei vari delitti che sembra essere sempre la stessa: stessa notte di novilunio e stessa pistola.
Alcuni investigatori ritengono, inoltre, che a compiere con tanta precisione i macabri ed orrendi rituali sul corpo delle vittime possa essere un ginecologo od un chirurgo; un uomo, insomma, che oltre ad essere un perfetto tiratore sia anche al di sopra di ogni sospetto!

LAURA SCAFATI


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