Il
Mostro ha sempre più sete di sangue e questa volta
colpisce a soli pochi mesi di distanza dal terzo delitto.
Solita notte di novilunio con la differenza che il 22
novembre precede il giorno di uno sciopero generale pertanto
nell'aria si respira aria di festa e le persone sono in
giro a fare tardi senza preoccuparsi della sveglia dell'indomani.
Stefano Baldi è un giovane di 26 anni che lavora
in un lanificio di Vaiano mentre nei giorni di riposo
fa l'allenatore della squadra dei Rangers; è fidanzato
con Susanna Cambi, una bella ragazza di 24 anni che lavora
insieme alla mamma presso l'Hotel Palace di Prato.
Alcune persone vicino al giovane diranno, a delitto avvenuto,
r che Stefano, alle 20,30 di quella stessa maledetta notte,
ha ricevuto una telefonata alquanto " strana":
l'interlocutore si presenta come un geometra noto che
desidera prendere dei contatti con il giovane
anche
questa volta, gli investigatori danno poca importanza
a questo fatto svolgendo solo le solite ricerche di rito
per arrendersi quanto non trovano nessuno a confermare
l'avvenuto "abboccamento"!
Chi scrive, invece, ci trova una somiglianza innegabile
con l'incontro inquietante avuto da Stefania Pettini prima
di essere uccisa dal Mostro nel 1974!
Torniamo alla tragica notte: i due fidanzati escono di
casa alle 23 per raggiungere, a bordo di una Golf Diesel,
una sentiero di campagna che divide dei filari di vite
da un oliveto, in località Travalle di Calenzano.
Il luogo è simile a quello del delitto di Lastra
a Signa, infatti vicino alla strada scorre un torrente
ed a poche centinaia di metri in linea d'aria c'è
l'autostrada.
Stefano ferma la sua auto ed i due iniziano a dare il
via alle loro effusioni amorose
.dopo pochi minuti
ecco " andare in scena" il solito copione! Il
mostro esce fuori dal suo nascondiglio, spara dal finestrino
destro ed inizia ad uccidere per poi trascinare la ragazza
fuori dall'abitacolo ed iniziare il suo rituale macabro
..per
Stefano e Susanna non c'è più nulla da fare!!!
I corpi vengono scoperti la mattina dopo da un pensionato
che incuriosito si avvicina alla Golf.
Il primo particolare insolito emerge dal fatto che- in
questo caso- anche l'uomo è stato trascinato fuori
dalla macchina dove giace in una specie di fosso con indosso
la camicia mentre i pantaloni sono infilati solo su una
gamba e il suo maglione è stato arrotolato sotto
i suoi glutei per far assumere al cadavere la posizione
di " seduto"! E' stato colpito da quattro colpi
sparati dalla solita pistola e da quattro pugnalate al
torace.
Non dobbiamo dimenticare quanto detto precedentemente,
è una serata di festa, le coppiette hanno invaso
i posti " tranquilli", in giro ci sono dei guardoni
.probabilmente
il Mostro ha voluto creare una specie di messinscena dove,
a distanza, a chi avesse per caso notato la macchina ferma,
sarebbe apparsa una scena normalissima dove un uomo stava
tranquillamente seduto in mezzo all'erba.
A circa sei metri di distanza, giace Susanna, colpita
da quattro proiettili al torace e da due pugnalate alla
schiena; giace supina in un lago di sangue!
La povera ragazza presenta ferite superficiali al seno
sinistro, e come da rituale ormai tristemente noto, le
è stato asportato il pube oltre che il perineo
e parte della fascia media delle cosce.
Il taglio si presenta preciso e continuo dimostrando una
particolare perizia nell'uso di strumenti predisposti
al caso.
Un nuovo ed inquietante elemento emerge in questi delitti,
vicino alla macchina usata dalla giovane coppia, viene
trovata una pietra di lava rossa ben squadrata a tronco
di piramide ed un'impronta di stivale di taglia grande!
Ancora più strano è il fatto accaduto il
venerdì successivo al delitto, prima ancora che
i due poveri corpi fossero ritrovati: qualcuno telefona,
infatti, a casa della zia di Susanna e con voce molto
fievole ed educata chiede di poter parlare con la mamma
della ragazza per poterle dire alcune cose concernenti
la figlia.
Il fatto appare da subito singolare poiché l'indirizzo
dove abitava la zia di Susanna era provvisorio ed ignoto
a chiunque e la mamma della vittima in effetti si trovava
da qualche giorno a casa della sorella ma solo i più
intimi erano a conoscenza del suo provvisorio trasferimento.
Da un controllo effettuato dai tecnici della SIP, si scopre
che qualcuno aveva più volte tentato di mettersi
in contatto con questo numero ed in molti arrivano alla
conclusione che si sia trattato del misterioso assassino
che - guarda caso - era a conoscenza di particolari troppo
intimi per non aver operato un controllo nel tempo sulla
vittima e sulla famiglia.
Gli inquirenti cominciano ad interrogare varie persone
presenti in quel luogo la notte del fatto: alcuni concordano
nel dire di aver notato un uomo di mezz'età a bordo
di un Alfasud che si allontanava velocemente dal luogo.
Alcuni elementi permettono di tracciare un approssimativo
identikit del Mostro e di mettere a confronto la tecnica
usata nei vari delitti che sembra essere sempre la stessa:
stessa notte di novilunio e stessa pistola.
Alcuni investigatori ritengono, inoltre, che a compiere
con tanta precisione i macabri ed orrendi rituali sul
corpo delle vittime possa essere un ginecologo od un chirurgo;
un uomo, insomma, che oltre ad essere un perfetto tiratore
sia anche al di sopra di ogni sospetto!
LAURA SCAFATI