E'
una notte di novilunio di un'estate molto afosa! Claudio
Stefanacci, studente universitario e Pia Gilda Rontini,
commessa in un bar della Stazione di Vicchio - rispettivamente
di 21 e 18 anni - insieme da tempo, escono di casa intorno
alle ore 21 e si allontanano a bordo di una Fiat Panda
per recarsi in una pizzeria e gustare una buona pizza!
All'uscita del locale, decidono di raggiungere la località
La Boschetta, nei pressi della provinciale Sagginalese,
tra Dicomano e Vicchio nel Mugello.
I giovani fidanzati hanno voglia di rimanere qualche ora
da soli ma, per timore di quanto sta avvenendo da alcuni
anni ad opera del Mostro, preferiscono appartarsi a circa
duecento metri da una casa colonica, abitata da una signora
anziana.
Appena i giovani iniziano i preliminari dell'amore, il
Mostro - seguendo il solito rituale - balza improvvisamente
fuori dal buio pesto della notte e spara ripetutamente
prima a Claudio: colpendolo con quattro colpi all'orecchio
sinistro, il torace ed il diaframma, quindi raggiunge
con tre proiettili Pia, uno dei quali le si conficca nel
cervello.
Non ancora soddisfatto, colpisce il giovane con dieci
coltellate poi trascina fuori dall'abitacolo la ragazza
per compiere l'infame rito mutilatorio.
Per la prima volta, oltre al pube, asporta con tagli netti
e precisi anche il seno sinistro di Pia.
Frattanto, la madre del ragazzo preoccupata dal ritardo
del figlio, avvisa la polizia che dopo pochissime ore
fa la tragica scoperta.
Dentro la Panda giace Claudio con indosso una maglia a
mezze maniche, slip e calzoni bianchi.
A sette metri di distanza, giace Pia, nuda, supina con
il braccio destro alzato; nella mano ha la maglietta ed
il reggiseno, gli slip sono stati tagliati e la catenina
d'oro, che portava da sempre al collo, è stata
strappata e gettata lì nei pressi, mentre il Crocifisso
risulta essere stato trafugato dallo stesso Mostro
..altro
elemento inquietante!
Oltre ai colpi d'arma da fuoco, la giovane è stata
pugnalata alla testa con ferite da taglio anche sul collo.
Gli investigatori accorsi sul posto, rilevano un'impronta
sul montante destro dell'auto ed un'impronta lasciata
dal ginocchio sulla polvere dello sportello destro.
Anche per questo delitto esiste una testimonianza veramente
interessante: vicino al luogo dell'ultima uccisione c'è
un bar tavola calda; alle 16,45 di quello stesso giorno
arrivano trafelati una ragazza ed un ragazzo, si siedono
ad un tavolino all'interno ed ordinano un panino.
Contemporaneamente arriva anche un altro signore, che
si siede fuori ma in una posizione tale da poter vedere
l'interno del bar in questione.
Questo signore ordina una birra ghiacciata che, malgrado
il caldo soffocante, non toccherà; l'uomo vestito
con giacca e cravatta continua a rimanere sotto il sole
mentre guarda intensamente la giovane ragazza all'interno
..il
proprietario del bar dichiara che non sarà mai
in grado di dimenticare quello sguardo così intenso
ed inquietante.
Quando questo strano avventore si accorge che i giovani
hanno terminato e sono intenti a pagare, si precipita
anche lui a chiedere il conto e corre fuori dietro alla
coppia.
Solo quando leggerà il giornale, il barista riconoscerà
nelle povere vittime dello spietato Mostro quei due giovani
che, nell'ultimo giorno della loro vita, sono venuti a
mangiare un panino nel suo bar.
Ma se i due ragazzi erano la coppia massacrata
.chi
mai sarà quel signore elegante e distinto che ha
continuato a fissare Stefania per tutto il tempo che si
trovava nel Bar?
Dalla descrizione non somiglia nemmeno un poco a Pietro
Pacciani e neppure agli altri condannati in seguito
..come
mai nessuno degli inquirenti ha pensato di approfondire
tale pista?
LAURA SCAFATI