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LE VOSTRE ESPERIENZE MISTERIOSE
"Visita al castello dei Conti Guidi in Poppi"

E' con molta nostalgia, (mi sembra quasi di essere tornato a quei luminosi mattini di scuola…) che mi appresto a scrivere la mia "cronaca della domenica…"

Nonostante il tempo inclemente e del tutto invernale, una sottile nebbiolina fredda avvolgeva le colline di fronte a casa mia, abbiamo mantenuto il proposito di effettuare il nostro sopralluogo al Castello dei Conti Guidi, in localita' di Poppi.

La salita verso il passo dei Mandrioli, e' stata uno spettacolo, pioveva, e sembrava di toccare con le mani un cielo nero e plumbeo, che aveva l'effetto di amplificare in modo esponenziale il lato misterioso del nostro viaggio.

Per qualche momento mi sono venuti in mente i piu' bei film sui Vampiri, e immaginavo di attraversare i carpazi, verso il castello di Vlad Tepes .

E cosi', atraversando qualche nuvola, e qualche dolore di stomaco, (non e' colpa mia, se soffro le curve, la mattina presto…) siamo giunti a destinazione.

La leggenda del fantasma del castello, ormai la conoscete, e comunque la potete leggere ben raccontata nell'articolo del sito, percio' raccontero' quello che ho visto io.

La storia, racconta che il castello di Poppi, fu fondato dai Conti Guidi, antica famiglia toscana, che ebbe risalto nelle vicende della Repubblica Fiorentina.

La prima impressione che si ha, nell'osservare il castello nel suo insieme, e' " il primitivo aspetto del complesso che nell'austerita' del blocco serrato esprime potenza e intenzioni di difesa".

Sempre osservando la facciata, si nota una certa asimmetricita' e differenza di stile nelle due parti della costruzione: "nella prima un solo ordine di bifore con cornici marcapiano, nella seconda due ordini entro arcate a tuttosesto " simili a quelle di Palazzo Vecchio a Firenze.
La parte destra dell'edificio infatti fu opera di un tale Lapo di Cambio nel 1274, la seconda di un certo Arnolfo (fine XIII sec.).

Il castello e' circondato da un ampio fossato e cinto da possenti mura merlate in stile Guelfo.
All0ingresso, come ulteriore protezione si trova la "munizione" un edificio di dimensioni ridotte, posto come avanguardia, prima delle mura, e dove un tempo potevamo trovare il meccanismo del ponte levatoio.

Ma incominciamo ad avvicinarci, e cosi' ci troviamo in prossimita' del portone, completamente fuori asse (1477) che ci introduce nel cortile interno.

E qui sembra quasi che il castello, sviluppato piu' in altezza che i n larghezza, si restringa, e si chiuda sul cortile quasi a voler proteggere i propri segreti!
La torre e' l'elemento che domina l'intera struttura interna.
La prima cosa che viene naturale fare, (dopo aver pagato il biglietto, salito recentemente a 8000£ ndr…) e', guardarsi intorno, col naso all'insu', per capire bene come orientarsi, con un certo senso di smarrimento, tuttavia contrastato dalla sensazione di trovarsi non nel solito roccioso e freddo castello medievale, ma in una residenza calda e accogliente, dove bere una buona tisana di bacche di ginepro e miele (Merlino dice che fa bene… ) insieme alla famiglia dei conti, la cui presenza inieme a quella dei vicari (il castello divento' vicarisato del Casentino nel 1440 in seguito al tradimento del conte Francesco che si alleo' con sua eccellenza il duca di Milano) e' testimoniata dai vari stemmi e dipinti.
Una senzazione strana, ma comunque di estrema calma, tranquillita' e protezione, che invece non trovai a S.Leo per esempio.

Una volta capito come orientarsi, vengono subito notati i vari elementi che contribuiscono ad accrescere la suggestione dell'insieme: la scala del Turriani (dove si puo' immaginare la bella contessa scendere in fluenti vesti bianche e porpora) i ballatoi in legno con splendidi resti dei soffitti originali, e la stranissima ed inquietante "Colonna Eccentrica", che sostiene il soffitto ed e' formata da mensole sovrapposte.

A questo punto, visto che incomincia a farsi tardi, e' meglio che incominciamo a salire le scale, per visitare i piani superiori.

Bellissima ed emozionante ( e di una certa importanza) E' LA BIBLIOTECA pregna degli spettri della letteratura, a causa della presenza di centinaia di manoscritti medievali e di incunaboli. Una esperienza davvero unica, poter esaminare parte di questi scritti, in una atmosfera calda e semibuia (la luce potrebbe rovinare i testi), immersi in un intenso odore di legno vecchio… da provare!

Al secondo piano, che fu l'abitazione della famiglia, interessanti affreschi, soffitti decorati, alcuni elementi d'arredo, tra cui un lavabo in pietra e un grande camino (1469 e 1512) con lo stemma dei Guidi, stanno a testimonianza della presenza dei conti, presenza, che dopo centinaia d'anni, e' ancora fortemente percettibile, attraverso tutti questi elementi, che , come in ogni antico maniero, vivono di vita propria, e trasudano storia, esperienze, emozioni e passioni dei tempi che furono.

E cosi', quando attraverso le feritoie si puo' notare che incomincia a far sera, dopo aver dato uno sguardo alla mostra di dipinti religiosi del castello, si puo' incominciare a scendere.

Sicuramente molte stanze del castello sono chiuse, ma contengono altre belle testimoniaze.
Infatti attraverso finestre semiaperte e grate, sono riuscito a notare altre cose, tra cui una ricostruzione in miniatura della battaglia tra guelfi e ghibellini a cui prese parte l'Alighieri. (Almeno cosi' mi disse un vecchio che mi noto' sporgermi dalla grata per vedere di sotto…)

Infine, prima di uscire sono entrato in una piccola cella della misteriosa torre.
Faceva abbastanza buio, e sembrava non esserci niente di interessante, ma volli lo stesso fare una foto… Il flash illumino' un'altra apertura, nel muro, dove era impossibile entrare se non a meta' busto…
Mi sporsi all'interno, per scattare un'altra foto, ora nel buio piu' totale…
E , come in un film di Fantozzi la macchina non voleva scattare…
Preso dalla rabbia, diedi due botte alla macchinetta che, mistero della tecnologia, riprese a scattare, cosi' feci altri due foto all'interno della spelonca, dove vidi, nell'attimo illuminato dal flash, una specie di croce metallica o…
Sentii la mia ragazza gridare, bastaaa, vieni via di liiiiiiii! Cosi' ce ne andammo.

Uscendo dal castello si puo' poi fare una passeggiata sulle mura, per amirare lo splendido panorama.

Una cosa era certa, camminado, man mano che mi allontanavo dal castello, quel senso di protezione e calore che provai all'interno del palazzo, svaniva, e incominciavo a sentirmi in balia degli eventi.
Forse un timido richiamo o segnale della contessa? ?
O forse l'inquietudine di quelle battaglie medievali di cui parlano i vecchi del luogo, d alle quali il maniero offriva un riparo? ?
Non so, una cosa e' certa, oggi andro' a sviluppare le mie foto… e chissa'… ?

King Arthur

Bibliografia:
La mia esperienza
I'opuscolo che mi hanno dato le guide all'ingresso del castello (Il castello dei conti Guidi in Poppi a cura del Comune di Poppi)
La testimonianza di un vecchio che girava per il castello ma che non ho capito bene che funzione avesse…
Un pastore del posto (grazie per l'ottimo e abbondante pranzo nonche' per la squisita ricotta!!!)
Il guercio (un tipo guercio che sedeva all'fuori dell'entrata del castello e che poi e' sparito!!!).



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