Sono felice di potere scrivere qui, oggi, di una cosa
che mi sta molto a cuore, con la certezza di non esser
scambiato per il solito visionario di turno o cercatore
di chissà quale arcaica verità. Si, perchè
ancora oggi, purtoppo, la maggior parte delle persone
che si incontrano nel nostro cammino, non sono assolutamente
attente a queste cose. Sono più
attente al proprio egoismo, alla propria avidità,
alla voglia di denaro
e cose del genere. Mentre a me piace l' idea di poter
incontrare ancora persone coraggiose, piene di Fede, persone
che hanno scoperto che
l' amore , Amore con la A maiuscola, vale più di
ogni oro presente sulla
terra. L'oro, come il denaro, non lo porteremo dall' altra
parte.
Altra parte intesa come " Altra dimensione"
, una dimensione posteriore alla morte fisica, che sono
sicuro esistere così come esisto io nella materia.
Ricordiamoci di una cosa però. In quella dimensione
noi non porteremo altro se non quello che saremo stati
capaci di donare al prossimo.
Quindi, pensiamoci bene. Sono felice di poter parlare
di Spiritualità, di medianità, senza la
paura di essere frainteso. Ecco perchè sono felice.
E' una questione di maturazione interiore. Ci si arriva
gradualmente.
In altri casi più terribili, ci si arriva per la
perdita di persone care, che non sono più qui con
noi oggi, in maniera fisica . Ma ci sono comunque.
NON dubitate. Dubitano le persone aride di amore, gli
scettici ad oltranza.
Quelle persone che, solo per puro spririto di contraddizione,
inveiscono contro di noi, che crediamo non essere questa
l'unica possibilità di vita.
Che senso avrebbe? Pensateci.
La vita materiale terrena è troppo breve per creare
un qualche cosa che con la morte fisica andrebbe inesorabilmente
distrutto. Il materialismo
non conduce a nulla. Come l' ateismo. E' impensabile una
soluzione di questo tipo. Margherita Hack , nota astrofisica,
ha più volte enunciato:
"Lo scopo della scienza è di spiegare con
la ragione l' universo, e se esistesse Dio non ci sarebbe
più nulla da spiegare. Io penso che una volta che
siamo morti non c'è proprio più nulla ".
E' impensabile, irrazionale ed illogico presupporre la
vita, l' universo e la natura, senza la riconduzione ad
unica intelligenza Madre, fautrice di ogni cosa esistente,
e cioè DIO.
Negare Dio significa negare l' evidenza. Significa negare
la vita stessa.
Dio è l' eterno presente, l' eterno passato e l'
eterno futuro.
Dio è il Tutto, al quale noi facciamo capo. Oggi
siamo qui per parlare di medianità. Ma che cosa
è la medianità ? Di cosa stiamo parlando?
La medianità è un ponte che collega il nostro
mondo fisico al mondo spirituale. Il medium è il
mezzo con cui si esprime la medianità.
Ora, ci sono molti modi di estrinsecare questa possibilità.
Lo abbiamo visto nel corso degli ultimi due secoli. Medium
di varia natura e genere si sono espressi e messi al servizio
del prossimo per completare questo collegamento tra questa
e l' altra dimensione.
La medianità, se ci pensate bene, è una
vera e propria missione.
Missione maturata in fase di spirito, prima di venire
qui in materia.
Ognuno di noi sceglie la strada e le prove da superare
qui in vita.
Qualcuno sceglie di fungere da tramite tra noi e loro,
aiutandoci nelle nostre sofferenze terrene. Io la reputo
una specie di bonus, al quale possiamo aggrapparci nei
momenti più disperati.
Ognuno di noi possiede facoltà medianiche. Chi
più chi meno.
Qualcuno però eccelle, e lo si è dimostrato
più volte.
Il medium ad effetti fisici, il classico medium che cade
in trance ed
alberga la presenza di un' anima disincarnata, si è
ritrovato ad essere medium già in giovane età,
con caratteristiche che immediatamente non potevano destare
il minimo dubbio. Esistono esempi di grandi medium anche
qui in Italia. Altri, invece, posseggono qualità
latenti, estrinsecate
a seguito di perseveranti tirocinii. Ma a cosa ci riconduce
tutto ciò?
Il vero medium, la persona che seriamente mette a disposizione
altrui queste possibilità, è quindi un portatore
di Amore, Fede e Speranza.
Per una madre, perdere il proprio figlio, sangue del suo
sangue, ha significato perdere più di sé
stessa. E' una condizione terribile. Quasi inaccettabile.
Una prova, che però, come dicevo prima, si è
scelto di
vivere prima ancora di venire qui in terra. Dura da digerire,
lo so,
ma pur sempre una esperienza. Per molti ha significato
la perdita della propria esistenza, perchè troppo
affranti dal dolore, hanno preferito abbandonarsi alla
morte stessa. Per altri, no.
Ed ecco allora l' entrata in gioco di una forza sconosciuta,
disperata, il coraggio di continuare nonostante tutto.
Ecco quindi l'incontro con la medianità. Chi è
in grado di fungere da tramite tra questa è l'altra
dimensione, non pensate che sia una persona fortunata.
Pensate solo a quanta sofferenza queste persone devono
far fronte. In quante storie vengono coinvolti. Sofferenza
che si trasforma in gioia immensa, nel momento stesso
in cui qualcosa di meraviglioso si manifesta.
Medianità, quindi vissuta come missione di amore,
portatrice di
speranza e di fede, verso una realtà che di tangibile
ha ben poco.
Medianità che significa quindi mettersi a disposizione
di condizioni
varie e disparate, non intese solo come conforto a famigliari
affranti.
Quanti casi di medianità hanno visto l' estrinsecarsi
di intelligenze nettamente superiori alla nostra, in qualità
e logica, portanti veri e propri messaggi filosofici.
Due casi su tutti . L'Entità A , e le entità
legate a Roberto Setti, del gruppo Firenze 77.
Due possibili realtà di una stessa condizione di
esistenza.
Cosa c'è dall' altra parte? Nessuno può
dirlo. Ma chi dice che non c'è nulla, mentendo
a se stesso, offende il più intimo principio di
intelligenza.
La vita è un' insieme di correnti e di onde, che
vibrano in questo fluido animico universale che ingloba
in se tutto l' essere fisico, metafisico e spirituale.
Non esiste un' altro mondo, ma un' altra dimensione.
Il pensiero è il mezzo indagatore dello spirito
che ci permette di prendere coscienza di quello che veramente
siamo, di quello a cui siamo sottosposti.
L'evoluzione della coscienza, il nostro perfezionamento
individuale.
Lasciatemi terminare con questo, se vi può essere
di conforto.
E' un messaggio che non viene da me , ma da qualcuno vissuto
circa duemila anni fa.
Nel 1945, vicino al villaggio di Nag Hammadi, in Egitto,
è stato scoperto un'antico manoscritto, insieme
ad altri antichi volumi.
Si tratta del Quinto Vangelo, il Vangelo di Tommaso apostolo,
detto
Didimo. Tale vangelo contiene 114 detti di Gesù,
in forma arcaica.
E' un vangelo non riconosciuto dalla Chiesa, detto apocrifo,
dove appare una versione molto più esoterica del
Cristo, e dove l' apostolo mette in evidenza i lati più
interiori dei messaggi enunciati dallo stesso Gesù.
Ora io non voglio parlare di questo, ma mi interessa portarvene
a conoscenza uno in particolare, che ha destato in me
molta curiosità.
L'aneddoto è questo :
Una sera Gesù, guardando il tramonto dall' alto
di una montagna, mi disse:
"Tommaso, non ti lamentare se tutto ti va di traverso.
In fondo queste prove che tu devi superare, le inventasti
tu stesso.
Quanti dal cielo si affacciano per vedere se cadi nelle
trappole che tu stesso ti sei preparato. Felice l'uomo
che supera queste prove perchè al di là
egli trova la Vita. "