Cartina n.1
Si può vedere tutta la cinta muraria esterna,
ed al centro, l'Acropoli, che ricorda la forma di un
pentagono.
Alatri ha sette porte principali: la prima si trova
nel punto E (porta S.Benedetto), la seconda nel punto
I (la porta del Girone), la terza nel punto Q (porta
S.Pietro), la quarta nel punto L (porta Portati), la
quinta nel punto H (porta S.Nicola), la sesta nel punto
R (Portadini) e la settima nel punto G (porta S.Francesco).
Queste porte si trovano tutte alla stessa distanza dal
punto 0, che è il centro di Alatri e si trova
sull'Acropoli.
Il punto 0 è il centro di Alatri, perché
proprio da esso si è partiti per costruire l'intera
città.
All'alba del 21 Giugno, cioè il giorno del solstizio
d'estate, il sole sorgendo, proietta tutte le ombre
create dagli alberi, verso un unico punto: proprio il
punto 0. Ma spieghiamoci meglio:
il sole sorge, il 21 giugno, nel punto A; se ci mettiamo
nel punto 0, e guardiamo ad est, lo vedremo sorgere
proprio sull'angolo dell'acropoli cioè nel punto
1.
Alla sera, se ci rimettiamo nel punto 0, vedremo tramontare
il Sole nel punto E, cioè proprio su una delle
porte. Anche qui le ombre proiettate dagli alberi convergeranno
di nuovo sul punto 0.
Il primo vertice dell' Acropoli (il punto 1), e la prima
porta(il punto E), sono stati tracciati. Inoltre se
tracciamo la perpendicolare della retta A-B, tracciata
dal sorgere del sole, e cioè la retta C-D, troveremo
alle estremità opposte delle mura due porte minori,
chiamate "postierle", che testimoniano proprio
l'importanza di questo giorno.
Il 21 giugno è il giorno più lungo dell'anno
e per i popoli antichi era ritenuto sacro. Anche le
piramidi sono state costruite rispettando questi criteri.
Se ci mettessimo nel punto zero, in una notte stellata,
potremmo vedere proprio davanti ai nostri occhi la stella
polare, che segna il nord della terra; ciò non
è un caso, infatti Alatri è stata disposta
secondo i quattro angoli cardinali.
Se osserviamo la cartina, vediamo che l'asse M-N segna
la retta nord-sud.
I due lati dell'Acropoli, 1-3 e 4-5, sono paralleli
a tale retta.
Ma questo è solo l'inizio: se osserviamo le ombre
proiettate dal sole all'alba dei giorni degli equinozi,
vedremo tracciarsi la retta F-G, che passa a metà
del muro 1-3, nel punto 2, attraversa il punto 0 e va
a disegnare un'altra porta di Alatri, nel punto G.
All'alba del solstizio d'inverno, il sole nascendo nel
punto H, traccia la retta H-G, che ha ai due estremi
altre due porte.
Al tramonto dello stesso giorno, il sole scomparendo
nel punto R, traccia la retta R-L, disegnando ancora
due porte.
L'ultima porta quella nel punto Q, si trova a metà
dell'angolo disegnato da M-O-L.
La città è stata interamente costruita
seguendo il percorso del Sole nell'arco di un anno.
Se questo ancora non stupisce, più affascinanti
sono le misure usate per la costruzione di Alatri.
Nell'antichità non si usavano certo le misure
di adesso, cioè i metri o le miglia, ma le unità
di misura erano il "cubito" ed il "selil".
Un cubito corrisponde a circa 5.525 ml (metri lineari),
mentre un selil corrisponde a cinque cubiti.
Se osserviamo la cartina la retta A-B misura 720 cubiti,
cioè 360+360 cubiti.
Nella metà esatta, cioè a 360 cubiti dai
rispettivi estremi, si trova il punto 0.
360 corrisponde, in radianti, a pi-greco, cioè
3.141
.quindi, 720 cubiti corrispondo a 2 pi-greco.
La retta C-D, corrispondente alle due postierle e perpendicolare
alla retta A-B, , misura 1080 cubiti, cioè 360+360+360,
che equivale a 3 pi-greco.
Il simbolo pi-greco non compare solo in queste misure:
infatti, la distanza dal punto 0 al punto 1, è
di 165 cubiti. Se moltiplichiamo questa misura per 2
pi-greco, otteniamo la misura del perimetro dell'acropoli.
Il simbolo pi-greco predomina in questa costruzione,
come in moltissime altre costruzioni antichissime, ad
esempio la piramide di Cheope.
Alatri è un patrimonio Italiano, ricco di storia
e di segreti; spero che questo mio piccolo contributo
possa servire a valorizzare una delle bellezze del nostro
paese.
Massimo Dell'Uomo