Chiesa della Gran Madre
di Dio - Piazza
Vittorio Veneto Questa chiesa rappresenta per Torino
uno dei simboli più importanti. Il luogo dove è stata
costruita non ha nulla di causale, infatti nel giorno
di San Giovanni, Patrono di Torino, la cui festa coincide
con il solstizio estivo, il sole, esattamente alle ore
12.00 del solstizio invernale illumina il frontale superiore
della Gran Madre, considerata il " tempio dell'uomo".
Monte dei Cappuccini: Sovrasta la Gran Madre
e la sua storia rappresenta per i torinesi una parentesi
molto triste. Tradizionalmente, infatti, questo luogo
viene considerato il " punto di morte della città";
era, infatti, un lazzaretto quando scoppiava un'epidemia;
nei momenti di assedio punto strategico per sparare
con i cannoni sulla città ecc. La storia ricorda un
miracolo avvenuto in una di queste occasioni: sembra
che un soldato tentò di forzare con la spada lo sportello
del tabernacolo, questo si aprì ma ne uscì una potente
fiammata che illuminò la chiesa e fece arretrare il
ladro.

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Piazza Castello: Questa piazza rappresenta il
cuore della città e la tradizione vuole che in prossimità
di essa vi siano le " Grotte Alchemiche" .
I Giardini Reali: Rappresentano il luogo dell'ispirazione
dove artisti e nobili hanno trovato da sempre soluzione
ai loro problemi. I Savoia conoscevano bene il significato
dei luoghi dove erano andati ad abitare: alle loro corti
trovarono asilo indovini ed astrologhi ed è cosa nota
che nei sotterranei di Palazzo Madama fosse ubicato
un laboratorio alchemico.
Il Duomo: Custodisce la Sacra Sindone e fu edificato
nel XIVsecolo.
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Il Mistero della Fontana
Angelica:
Può sembrare un caso ma in realtà
tutto quanto si respira di magico nella città
di Torino è dovuto a dei simboli esoterici nascosti
tramandati nei secoli da architetti e scultori.
Uno degli esempi più sintomatici di quanto abbiamo
detto è rappresentato dalla Fontana Angelica
di piazza Solferino, dove - per i pochi iniziati - esiste
tutta una tradizione legata alla massoneria.
La
Fontana Angelica è composta da quattro gruppi
di statue appoggiati a basi di granito: ai lati ci sono
due gruppi femminili, la Primavera e l'Estate; al centro
in posizione più alta si trovano due figure maschili
che versano acqua da un otre, l'Autunno e l'Inverno.
La Primavera è seduta su un mantello di fiori
e con una mano accarezza un bimbo che lancia nell'aria
uno stormo di rondini; alle loro spalle c'è un
altro bambino che solleva il mantello dove è
seduta la donna. L'Estate è sul lato destro appoggiata
a fasci di spighe e vicino ha un bimbo che sorregge
una ghirlanda piena di mele, pere ed uva. L'Autunno,
giovane, è appoggiato alla chiglia di una nave
e nasconde in una mano una rosa un po' appassita; la
figura è avvolta da una ghirlanda di melograni
e sull'altro lato vi è un bambino che gioca con
ananas, banane e pannocchie. L'Inverno è una
figura barbuta e corrucciata, appoggiata ad un ceppo
di quercia dai rami spogli e nodosi; la sua mano afferra
l'otre a forma di ariete, poggiato ad un'aquila con
una sola ala aperta. Sul lato posteriore si trova un
bimbo sorridente con i capelli disposti a raggiera;
un altro bimbo gli offre un grosso pesce, mentre un
terzo gioca con una ghirlanda di pigne.
Molti hanno provato a rivisitarla in chiave esoterica
e vi hanno riscontrato i seguenti elementi magici: L'Inverno
insieme con l'Autunno, rappresenta i giganti Boaz e
Jaquim, i due sostenitori delle colonne d'Ercole, i
guardiani della soglia che immette nell'eternita'. Boaz
è anche il termine con il quale si definisce
il primo grado di iniziazione compiuto dal neofita per
ascendere ai 33 gradini delle logge massoniche. Jaquim
rappresenta la perfezione, la luce, la conoscenza, mentre
Boaz le tenebre e l'ignoranza. La conoscenza è
simboleggiata dall'acqua che i due personaggi versano
dagli otri, mentre questi ultimi sono due simboli astrologici:
l'acquario è l'età verso cui si avvicina
l'umanità, e l'ariete il segno sotto il quale
si trova l'Italia.
Le due figure maschili rappresentano anche Osiride,
la più antica divinità egizia, le figure
femminili rappresentano Iside, sua sposa e sorella.
Ma le due donne simboleggiano anche i due aspetti dell'amore,
quello sacro (Primavera) e quello profano (Estate),
e anche la Virtù contrapposta al Vizio.
Sembra che la Fontana Angelica nasconda un altro segreto
legato alla disposizione dei blocchi di granito; guardando
la fontana con attenzione si nota che fra le due figure
maschili sono divise da un varco rettangolare.
Il varco in questione rappresenterebbe la soglia invalicabile
per i profani oltre la quale si entra in una dimensione
sconosciuta, per accedere al di là delle colonne
d'Ercole. E' l'ingresso alla Caverna Luminosa in cui
sono custoditi i misteri alchemici che regolano tutto
il mondo. ARUALS
Questo itinerario nella Torino dei Misteri non può che
rivelare solo alcuni enigmi. Pertanto invitiamo i Visitatori
a comunicarci altre inattese scoperte!