Oramai
la caccia al Mostro è aperta e la psicosi collettiva
è alle stelle.
E' stata costituita una squadra " antimostro"
e la polizia ha disseminato i luoghi appartati di auto
civette e di finte coppie!
Ancora una volta, si ha a che fare con un uomo molto intelligente
e pronto a tutto: il Mostro è a conoscenza delle
varie trappole tese per imprigionarlo ed allora invece
di scatenare la sua furia omicida verso le varie coppie
di fidanzati, appartati nella campagna vicino Firenze,
decide di scegliere come vittime sacrificali una coppia
di campeggiatori, che stanno trascorrendo una romantica
vacanza in Italia.
Nadine Mauriot, ha 36 anni, residente a Aude Encourt,
è proprietaria di un calzaturificio vicino al confine
con la Svizzera; è separata dal marito ed ha due
figlie molto piccole.
Jean Michel Kiavechvilj, più giovane della donna
di sette anni, di professione è un musicista di
Jazz; i due convivono insieme da vari mesi e a sentire
chi li conosceva bene, si amano intensamente.
Quella notte hanno parcheggiato la loro Golf in una piazzola
di Via degli Scopeti, a tre chilometri dal centro abitato
di San Casciano Val di Pesa; luogo molto noto nella zona
per essere meta di molti amanti e denominata confidenzialmente
" la garconierre di Firenze".
I due giovani si sono fermati a cenare alla Festa dell'Unità
di Cerbaia, festeggiando la loro vacanza con pappardelle
al sugo di lepre e dopo una breve passeggiata decidono
di ritirarsi nella loro tenda
Non dimentichiamoci che, anche questa, è una notte
di Novilunio
l'assassino furtivamente si avvicina
a piedi alla tenda e ne taglia con il coltello il retro,
pensando di trovarsi di fronte alle teste dei due giovani
e freddarli alla solita maniera.
Questa volta ha sbagliato i suoi calcoli poiché
riesce a squarciare solo il telo esterno della canadese
per trovarsi di fronte la parete interna
.frattanto
di due francesi si sono accorti che qualcosa non va per
il verso giusto.
Il Mostro, allora, preso dal panico, spara alla cieca
con la solita Beretta e quattro colpi raggiungono in pieno
Nadine, che muore sul colpo.
Jean, invece, riesce ad alzarsi e fuggire!
A questo punto, l'omicida diventa freddissimo e razionale:
inizia a rincorrere il campeggiatore, dopo averlo inseguito
per una quindicina di metri; lo finisce a colpi di coltello
e getta il cadavere in una discarica di rifiuti.
Tornato, con la massima calma, dalla donna, inizia per
l'ultima volta il suo tragico rituale, asportandole il
seno sinistro ed il pube
.per andarsene via indisturbato
poiché nessuno ha sentito i colpi sparati dalla
Beretta 22!
Quella stessa notte, il Mostro compie oltre sessanta chilometri
con la sua macchina per andare a spedire, nella zona Mugello,
" una terrificante lettera" al Magistrato Silvia
Della Monica.
Dentro la busta, sigillato in un foglio di plastica, piegato
in quattro e graffettato, inserisce un lembo di pelle
di forma ovale.
Le perizie effettuate sul reperto scopriranno che si tratta
di un pezzo di pelle prelevato dal seno sinistro di Nadine!
Non verranno riscontrate nessun tipo di impronte.
Viene lecito domandarsi i motivi che lo hanno spinto a
rischiare così tanto! Perché al Magistrato
di sesso femminile? Perché ha deciso di spedire
il macabro trofeo proprio da una località così
distante dal luogo dell'ultimo delitto? Perché
una parte del seno? Gli interrogativi sono tanti e
.tanti
ancora.
Il 3 ottobre, sul luogo del delitto vengono rinvenuti
dei guanti nuovi da chirurgo di marca Travenol Triplex,
misura numero sette racchiusi in una busta che conteneva
inoltre un fazzoletto Scottex con macchie di sangue non
appartenenti ai due francesi ed una ciocca di capelli
castani.
Infine, l'11 ottobre, vicino alla cassetta postale da
dove il Mostro di Firenze ha spedito il lembo di pelle
appartenente a Nadine, viene ritrovato un bossolo appartenente
alla pistola che ha compiuto ogni delitto!!!
Da questo momento in poi si perdono le tracce del Mostro
di Firenze!!! Lasciando dietro di sé una lunga
scia di sangue e di dolore ed una molteplicità
di domande senza risposta!!!
Leggendo la cronaca dei vari casi e le dichiarazioni fatte
nel tempo dai vari inquirenti preposti al caso si ha come
l'impressione che molti tasselli mancanti siano stati
ignorati " quasi" di proposito
si
prova la sensazione che il " caso" non sia risolto
mentre dentro le tombe giacciono i corpi di giovani a
cui si dovrebbe rendere giustizia!
Naturalmente non spetta a noi giudicare o risolvere
..rivisitiamo
per dovere di cronaca le varie vicende cercando di scoprire
insieme le varie incoerenze e le coincidenze riscontrate
negli otto assassini.
Aspettiamo le vostre emails e vi invitiamo a leggere la
prossima puntata dove si cercherà di tracciare
un quadro psicologico del Mostro di Firenze e dove verranno
narrate le vicende giudiziarie nelle quali sono incorsi,
durante gli anni, vari personaggi.
LAURA SCAFATI