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OTTAVO DELITTO: 8 Settembre 1985


Oramai la caccia al Mostro è aperta e la psicosi collettiva è alle stelle.
E' stata costituita una squadra " antimostro" e la polizia ha disseminato i luoghi appartati di auto civette e di finte coppie!
Ancora una volta, si ha a che fare con un uomo molto intelligente e pronto a tutto: il Mostro è a conoscenza delle varie trappole tese per imprigionarlo ed allora invece di scatenare la sua furia omicida verso le varie coppie di fidanzati, appartati nella campagna vicino Firenze, decide di scegliere come vittime sacrificali una coppia di campeggiatori, che stanno trascorrendo una romantica vacanza in Italia.
Nadine Mauriot, ha 36 anni, residente a Aude Encourt, è proprietaria di un calzaturificio vicino al confine con la Svizzera; è separata dal marito ed ha due figlie molto piccole.
Jean Michel Kiavechvilj, più giovane della donna di sette anni, di professione è un musicista di Jazz; i due convivono insieme da vari mesi e a sentire chi li conosceva bene, si amano intensamente.
Quella notte hanno parcheggiato la loro Golf in una piazzola di Via degli Scopeti, a tre chilometri dal centro abitato di San Casciano Val di Pesa; luogo molto noto nella zona per essere meta di molti amanti e denominata confidenzialmente " la garconierre di Firenze".
I due giovani si sono fermati a cenare alla Festa dell'Unità di Cerbaia, festeggiando la loro vacanza con pappardelle al sugo di lepre e dopo una breve passeggiata decidono di ritirarsi nella loro tenda
Non dimentichiamoci che, anche questa, è una notte di Novilunio…l'assassino furtivamente si avvicina a piedi alla tenda e ne taglia con il coltello il retro, pensando di trovarsi di fronte alle teste dei due giovani e freddarli alla solita maniera.
Questa volta ha sbagliato i suoi calcoli poiché riesce a squarciare solo il telo esterno della canadese per trovarsi di fronte la parete interna….frattanto di due francesi si sono accorti che qualcosa non va per il verso giusto.
Il Mostro, allora, preso dal panico, spara alla cieca con la solita Beretta e quattro colpi raggiungono in pieno Nadine, che muore sul colpo.
Jean, invece, riesce ad alzarsi e fuggire!
A questo punto, l'omicida diventa freddissimo e razionale: inizia a rincorrere il campeggiatore, dopo averlo inseguito per una quindicina di metri; lo finisce a colpi di coltello e getta il cadavere in una discarica di rifiuti.
Tornato, con la massima calma, dalla donna, inizia per l'ultima volta il suo tragico rituale, asportandole il seno sinistro ed il pube….per andarsene via indisturbato poiché nessuno ha sentito i colpi sparati dalla Beretta 22!
Quella stessa notte, il Mostro compie oltre sessanta chilometri con la sua macchina per andare a spedire, nella zona Mugello, " una terrificante lettera" al Magistrato Silvia Della Monica.
Dentro la busta, sigillato in un foglio di plastica, piegato in quattro e graffettato, inserisce un lembo di pelle di forma ovale.
Le perizie effettuate sul reperto scopriranno che si tratta di un pezzo di pelle prelevato dal seno sinistro di Nadine! Non verranno riscontrate nessun tipo di impronte.
Viene lecito domandarsi i motivi che lo hanno spinto a rischiare così tanto! Perché al Magistrato di sesso femminile? Perché ha deciso di spedire il macabro trofeo proprio da una località così distante dal luogo dell'ultimo delitto? Perché una parte del seno? Gli interrogativi sono tanti e ….tanti ancora.
Il 3 ottobre, sul luogo del delitto vengono rinvenuti dei guanti nuovi da chirurgo di marca Travenol Triplex, misura numero sette racchiusi in una busta che conteneva inoltre un fazzoletto Scottex con macchie di sangue non appartenenti ai due francesi ed una ciocca di capelli castani.
Infine, l'11 ottobre, vicino alla cassetta postale da dove il Mostro di Firenze ha spedito il lembo di pelle appartenente a Nadine, viene ritrovato un bossolo appartenente alla pistola che ha compiuto ogni delitto!!!

Da questo momento in poi si perdono le tracce del Mostro di Firenze!!! Lasciando dietro di sé una lunga scia di sangue e di dolore ed una molteplicità di domande senza risposta!!!
Leggendo la cronaca dei vari casi e le dichiarazioni fatte nel tempo dai vari inquirenti preposti al caso si ha come l'impressione che molti tasselli mancanti siano stati ignorati " quasi" di proposito……si prova la sensazione che il " caso" non sia risolto mentre dentro le tombe giacciono i corpi di giovani a cui si dovrebbe rendere giustizia!
Naturalmente non spetta a noi giudicare o risolvere…..rivisitiamo per dovere di cronaca le varie vicende cercando di scoprire insieme le varie incoerenze e le coincidenze riscontrate negli otto assassini.
Aspettiamo le vostre emails e vi invitiamo a leggere la prossima puntata dove si cercherà di tracciare un quadro psicologico del Mostro di Firenze e dove verranno narrate le vicende giudiziarie nelle quali sono incorsi, durante gli anni, vari personaggi.

LAURA SCAFATI



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