L’eresia dei Catari viene erroneamente considerata
una mancanza di fede, in realtà la loro “eresia”
non nasce dal non credere, ma da un bisogno di credere
e di vivere diversamente la propria religione.
Essi intendevano tornare al modello ideale di chiesa descritto
nei vangeli e negli atti degli apostoli.
I Catari si caratterizzarono per un radicale anticlericalismo
che rimetteva in discussione l’esistenza delle strutture
e del personale ecclesiastico.
La Chiesa assunse un atteggiamento estremamente duro nei
loro confronti.
La definizione di Catari o Uomini Puri fu coniata dagli
stessi adepti. In genere vennero chiamati in modi diversi
prendendo il nome dal luogo in cui vivevano: Albigesi
da Albi, Concorreziani da Concorrezzo, ecc..
È probabile che i Catari derivino dalla setta dei
“Bogomil” che fece la sua comparsa nel X secolo
in Bulgaria e si diffuse a Costantinopoli alla fine dell’XI
secolo.
Essi professavano una dottrina dualista nella quale Dio
e il Demonio avevano pari dignità, e anzi il Demonio
avrebbe ingannato il Signore riuscendo poi a far cadere
gli angeli e ad imprigionarli nella materia; predicavano
una assoluta purezza di vita e rifiutavano i sacramenti
tranne il “consolamentum” una specie di battesimo
per gli adulti, che permetteva all’avvicinarsi della
morte di liberarsi dal peccato. In realtà queste
assunzioni di base non erano accettate in tutte le comunità
catare nel medesimo modo, e quindi sarebbe più
corretto parlare di "catarismi", ovvero di esperienze
che, pur rifacendosi ad un dualismo radicale, assumono
nel tempo connotati differenti..
Per i Catari ogni Uomo doveva liberare il suo animo dal
potere del male che governava il mondo terreno. Il messaggio
dei Catari era un invito alla liberazione, e ciascuno
doveva seguire la parola di Cristo.
Per i Catari la Chiesa avendo accettato il potere e le
ricchezze aveva scelto il male e quindi non era più
in grado di offrire alcun aiuto per la purificazione.
La salvezza poteva venire solo dalla nuova chiesa dei
Catari.
Ogni comunità conservava una sua autonomia resa
ancora più grande dal fatto che, a differenza della
Chiesa cattolica, non esisteva un’entità
centrale incaricata di fissare un’ortodossia comune.
Il fascino esercitato dalla chiesa catara fu molto forte,
e questo fu dovuto al rigore morale che la distingueva
dalla Chiesa cattolica, composta da uomini molto spesso
mediocri e corrotti.
Un altro motivo del successo dei Catari fu di tipo dottrinale.
I Catari si erano subito proposti come l’autentica
Chiesa di Cristo, quella degli apostoli.
Dopo il Concilio cataro di Saint Felix de Caraman del
1167 si cominciò ad intuire la pericolosità,
per la Chiesa cattolica, dei Catari.
Papa Alessandro III li condannò come eretici,
condanna che venne confermata in seguito da Innocenzo
III.
Papa Alessandro III
Nel 1206 Domenico di Guzman cercò di predicare
contro i Catari, ma non ebbe successo.

Domenico di Guzman
Nel 1208, prendendo come pretesto l'assassinio del suo
legato Pierre de Castelnau, papa Innocenzo III promosse
la crociata che portò all’annientamento degli
"eretici” Catari.

Papa Innocenzo III
Innocenzo III
papa, (Anagni 1160 - Perugia 1216)
Al secolo Lotario Conti. Nominato cardinale nel 1190,
assunse la carica pontificia nel 1198. Ripristinò
in Roma e nello Stato Pontificio il potere papale, affermandosi
come teorico della teocrazia pontificia, in linea con
le idee di Gregorio VII, che voleva il papato al di sopra
di qualsiasi autorità politica esistente. Promosse
la IV Crociata nel 1202 che, invece di sbarcare sulle
coste asiatiche, si volse alla ricca preda dell'impero
bizantino e, invece di conquistare Gerusalemme, conquistò
Costantinopoli e lì si fermò. Inflessibile
verso i movimenti ereticali, lottò in Francia contro
i Valdesi, i Catari, gli Albigesi contro i quali bandì
una crudele crociata.
Nel 1215 convocò a Roma il IV Concilio Lateranense,
che condannò il catarismo. Condusse una politica
di arbitrato della Chiesa in Francia con Filippo II Augusto,
in Spagna, Portogallo, Polonia, Ungheria, Bulgaria, Svezia
e Danimarca. In Germania riconobbe imperatore Ottone di
Brunswick, ma in seguito lo scomunicò, dichiarandolo
deposto dalla sua carica ed eleggendo al suo posto il
pupillo Federico, figlio del defunto imperatore Enrico
VI.
Scomunicò anche Giovanni Senza Terra, re d'Inghilterra,
ma in seguito lo investì del trono inglese come
di un feudo papale. In campo religioso iniziò la
riforma della Curia romana, curò la formazione
dei vescovi e ne rafforzò l'autorità, promosse
la riforma dei monasteri, favorì il sorgere di
nuovi ordini dediti alla cura dei poveri e dei malati
e seguì con favorevole interesse il sorgere dell'ordine
domenicano e dell'ordine francescano, promulgò
una vasta e importante legislazione canonica, fu anche
autore di numerosi Sermones.
I nobili della Francia settentrionale guidati da Arnaud
Amaury, abate di Citeaux, presero le armi.
Nel luglio del 1209, Béziers fu presa e distrutta,
l'intera popolazione uccisa. Molti cittadini furono bruciati
nella chiesa della Madeleine. Ai soldati che gli chiedevano
come avrebbero capito la differenza tra i Catari e i buoni
cattolici, Arnaud Amaury disse queste famose parole: "Uccideteli
tutti, Dio li riconoscerà".
Nel mese di agosto del 1209, fu conquistata Carcassonne,.
I territori dei nobili che avevano appoggiato i Catari
furono attribuiti a Simon de Montfort (Simone di Monforte),
il capo dei crociati.
Cartina siti Catari

Carcassonne

Simon de Montfort (1200 – 1265)

Simon de Montfort

Stemma di Simon de Montfort
Simon de Montfort continuò a combattere e prese
Minerve nel mese di luglio del 1210, ove fece bruciare
140 Catari che rifiutarono di ripudiare la propria fede.
Caddero tutte le fortezze della regione dove i Catari
avevano cercato rifugio : Termes, Puivert, Lastours,…
Il popolo chiama questo episodio della crociata "guerra
dei castelli", che in realtà fu una vera guerra
di conquista territoriale.

Minerve

Termes
Nel mese di luglio del 1213, Simon de Montfort vinse
presso Muret (sud di Tolosa) le fortissime armate alleate
di Pietro II di Aragona e di Raimondo VI Conte di Tolosa.
Re Pietro fu ucciso durante la battaglia.
Nel 1215 Tolosa fu invasa dai Francesi, ma il Raimondo
VI riconquistò la sua capitale.
Durante un secondo attacco nel giugno del 1218 Simon de
Montfort perì, ucciso da una grande pietra gettatagli
addosso dalle donne di Tolosa che difendevano le mura
della città.

Raymond VI rientra in Toulouse dopo la morte di Simon
de Montfort

Stemma di Raymond de Toulouse
Dopo la sua morte i crociati si disorganizzarono del
tutto e nel 1224 furono cacciati da Carcassonne. Il re
francese Luigi VIII dovette egli stesso incoraggiare i
crociati e promosse una nuova offensiva. Ottenne buoni
risultati, a tal punto che Raimondo VII, nuovo Conte di
Tolosa, fu costretto a sottoscrivere il Trattato di Meaux
(1229).

“Eretici” Catari di Carcassonne
Nel 1233 papa Gregorio IX creò l'Inquisizione,
la cui missione era cacciare e giudicare gli eretici.

Papa Gregorio IX (1227 – 1241)
La conquista territoriale era compiuta, ma il primo obiettivo
della crociata, combattere l’eresia dei Catari,
fu una completa sconfitta.

L’Inquisizione
I domenicani avevano la responsabilità dell'Inquisizione.
Nel 1242 due Grandi Inquisitori furono uccisi con la loro
scorta in Avignonet - Lauragais (un villaggio situato
tra Tolosa e Carcassonne) da un gruppo di cavalieri provenienti
da Montségur.

Montségur
A Montségur viveva una comunità catara
molto importante, che vi si era stabilita dopo essere
stata cacciata da ogni altro luogo. Questo villaggio collocato
su un'altura e fortificato, simbolizzando il Catarismo,
fu sconfitto dopo un lungo attacco (nove mesi), il 2 di
marzo del 1244.
Forse nel loro peregrinare alcuni Catari portarono con
sé il Santo Graal, e per salvarlo lo avrebbero
nascosto nei sotterranei di questa fortezza.
Secondo Wolfram von Eschenbach, il Santo Graal si troverebbe
nel castello di Munsalvaesche, che significa "Monte
Salvato" o "Monte Sicuro" (Montségur).
L'unica conferma storica ci viene dagli anni '30, quando
due nazisti (Otto Rahn, colonnello delle SS, e il filosofo
Alfred Rosemberg, amico di Hitler) indagarono proprio
a Montségur e in altre fortezze catare alla ricerca
del Santo Graal. Subito dopo le ricerche, di cui mai si
seppe alcun risultato, Otto Rahn scomparve misteriosamente
(forse venne rinchiuso in un campo di concentramento perché
"sapeva troppo”).

Il Santo Graal
Il 16 di marzo più di 200 "eretici" furono
bruciati al palo di fronte alla cittadella. Il luogo è
ancor oggi chiamato "Camp dels Cremats" (Campo
dei Cremati) in lingua occitana. Quei pali divennero ll
simbolo del loro martirio.

Stele in ricordo dei Catari

Stele in ricordo dei Catari

Stele in ricordo dei Catari
Il castello di Quéribus, situato nella regione
del Corbières, fu l'ultimo bastione, l'ultima difesa
dei Catari, e fu sconfitto e occupato solo nel 1255.

Castello di Quéribus
Il re di Francia San Luigi immediatamente occupò
la regione. La cittadella di Carcassonne fu considerevolmente
fortificata.

Luigi IX Re di Francia, il Santo
Manoscritto con Re Luigi IX, il Santo
La Contea di Tolosa fu annessa al Regno Francese nel
1271, quando Giovanna, l'ultima figlia dell'ultimo Conte
e suo marito Alfonso, frate di Re San Luigi morirono senza
figli.
Villerouge Termenès
L'ultimo Cataro, Guilhèm Belibaste, fu bruciato
al palo nel 1321 a Villerouge Termenès nel Corbières.
Ebbe così fine l’eresia dei Catari.
A i giorni nostri esistono dei gruppi che studiano e simpatizzano
molto per i Catari. Ad esempio Spiritualitè Cathare
e il Centre d'Etudes Chatare di Carcassonne.
Marcello Placidi alias Artù