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NAPOLI




Bacoli (Napoli):
Nella famosa Tomba di Agrippina, nelle notti estive di luna piena appare, sull'acqua, il fantasma della bella Agrippina. Si dice che ritorni per incontrare il suo amante. Alcuni testimoni hanno detto di aver visto il fantasma pettinarsi i capelli usando la superficie del mare come specchi e che appena si sono avvicinati di pių riuscivano a percepire solo un profumo penetrante.
Casalvelino (Salerno): Presso un casolare disabitato appare in pieno giorno il fantasma di una ragazza dai capelli neri.
Castellamare di Stabia (Napoli): La camera degli angeli, nel castello, č infestata dallo spirito di una donna in abito rosso.
Sicignano degli Alburni ( SA)
Sicignano degli Alburni - IL MONASTERO DEI MONACI DEL DIAVOLO - (Sa):
Sicignano degli Alburni è un paese agricolo in provincia di Salerno, divenuto famoso per un Monastero benedettino - ormai completamente abbandonato- risalente alla fine del 1600.
Per gli orrori che vennero compiuti all'interno di questo Monastero è stato soprannominato " il Monastero dei monaci del diavolo"!La storia che si racconta parla di un uomo molto povero, che riuscì a farsi accogliere dai monaci dell'epoca come " uomo tutto fare" avendo in cambio vitto ed alloggio.
Con il passare del tempo, prese i voti e divenne a tutti gli effetti un monaco di questo Monastero. Tutto sembrava svolgersi nel migliore dei modi fino a quando il monaco si innamorò di una giovane contadina del posto, iniziando, così, una storia tormentata e nascosta agli occhi di tutti. Con il passare del tempo, i due amanti furono scoperti dagli altri monaci, che imprigionarono il loro fratello peccatore mentre sottoposero a gravi torture la giovane donna al fine di farle confessare la colpa.
Torture che portarono alla morte la sventurata giovane!
Con il passare degli anni, il monaco dimostrò di essersi pentito delle proprie colpe e fu liberato dai suoi fratelli, convinti che il male che lo aveva contagiato era stato allontanato da lui. Libero dalle catene e dalla prigionia, il monaco iniziò a vendicarsi di coloro che avevano ucciso la sua amante; ben presto molti benedettini furono ritrovati uccisi e coloro che avevano avuto salva la vita dovettero sottostare a quanto imponeva il monaco maledetto. Il male cominciò ad impossessarsi sia del Monastero come dei luoghi circostanti al punto tale che nessuno volle più avvicinarsi a queste mura.
Le notizie cominciarono a diffondersi ed il re decise di intervenire facendo impiccare il monaco ad una quercia, che ancora oggi si trova davanti al Monastero in rovina.
Malgrado questo, c'è chi giura che il monaco maledetto continua a risiedere nella sua dimora e c'è chi afferma di vedere il suo spettro che gira nelle campagne durante le notti più buie.
Naturalmente, fra gli abitanti della zona serpeggia uno scetticismo misto a timore e per tale motivo tutti preferiscono tenersi lontani da quei luoghi maledetti.
Bisogna, tuttavia, riconoscere che, malgrado lo stato di rovina in cui si trova, il Monastero incombe in modo minaccioso quasi a monito per tutti coloro che vorrebbero avvicinarsi e sfatare tale leggenda!

Irene Achille alias Vespertilia







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