A piazzetta Orefici vecchia, corre la diceria
che, periodicamente, appaia lo spirito di un anziano
pescatore, il quale, confondendosi tra la folla dei
venditori ambulanti del luogo, offre ceste ricolme di
pesce fresco ai passanti. C'è chi s'è ritrovato con
il cartoccio in mano e... pronto a pagare... non ha
più visto il pescatore! A Piazza Bovio c'è il
Palazzo della Borsa, da qui il nome popolare di Piazza
della Borsa, che ha incorporata al suo interno la
Cappella di S. Aspreno al Porto, rifatta alla
fine del '600 per assolvere ad un voto, nei cui sotterranei
si celano i resti di una terma romana poi sacrario cristiano.
Lungo quelle stradine che s'affacciano sulla piazza,
la sera tardi c'è chi s'è scontrato con una giovine
donna, in abiti seicenteschi, che corre trafelata come
fosse inseguita, perdendosi nei vicoli bui; nessuno
è mai riuscita a vederla bene in volto nè tantomeno
è riuscito ad afferrarla. Chi l'ha rincorsa s'è trovato
davanti il... niente! Probabilmente e sono dicerie di
comari, potrebbe essere lo spirito inquieto di una ragazza
del posto violentata ed uccisa dai saraceni durante
le scorribande che insanguinavano le coste tre secoli
fa. Il luogo preciso nel quale a volte sì materializza
è via del Piliero, così chiamata dal nome della
Cappella di S. Maria del Pilar, ora scomparsa.
Dopo la curva la strada prosegue con il nome di via
Nuova Marina; nei pressi del palazzo cui aveva sede
il quotidiano Roma corre la storia del "fantasma
d'o marenaro americano". 'Sto spirito burlone pare
prenda corpo non appena nelle cucine degli appartamenti
di questo stabile si spande l'odore delle patatine fritte.
E' successo ad alcune casalinghe d'aver sentito bussare
ai vetri della finestra ed aver scorto il viso sorridente
d'un ragazzo biondo con il tipico berretto da marinaio.
Da precisare che l'evento si verifica esclusivamente
ai piani alti dove per arrivarci bisognerebbe avere
le... ali! Ritornati a Piazza del Carmine attraverso
l'omonima via si giunge a Piazza Guglielmo Pepe,
da qui inizia Corso Garibaldi. Seguendo il tracciato
delle mura aragonesi, delle quali l'unica testimonianza
è rappresentata dalla Porta Nolana, adorna di
un bassorilievo del Xv secolo da cui prende nome la
piazza, si è al centro di una zona particolarmente esoterica.
Esiste nei dintorni un edificio che gode del sinistro
nome di "palazzo dell'impiccato" ciò perché a fasi alterne,
sulla scalinata del condominio, improvvisamente compare
una testa senza corpo che va su e giù per i gradini,
con gran terrore di quegli inquilini che se la sono
trovata di fronte, specialmente la sera tardi.
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