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ITINERARI ISIDEI A ROMA


La citta' di Roma da sempre ha esercitato sull'Uomo un certo fascino…arte e cultura mescolate tra loro in un indivisibile connubio.
Ma la capitale e' una citta' "particolare" sotto diversi aspetti, esaminiamo alcuni di essi.

A differenza del solito itinerario turistico proponiamo una visita per Roma sotto una luce diversa, seguendo le orme della dea Iside e di alcuni luoghi misteriosi. Una volta arrivati a Roma prendiamo la metro e scendiamo al Colosseo.

Sappiamo veramente tutto della famosa arena?
Il nome reale del Colosseo e' Anfiteatro Flavio, costruito dall'imperatore Vespasiano. C'e' chi dice che il nome colosseo derivi dal fatto che esso fosse un grande tempio diabolico e che gli stregoni si rivolgessero ai loro adepti dicendo…:"Colis eum?" cioe'…." adori lui?".
Il colosseo era luogo di forti emozioni se pensiamo alla morte di uomini e belve feroci.
L'arena per tutto questo rappresento' un luogo legato alla negativita', nella tradizione popolare del '500 si credeva che l'arena fosse sede di demoni e stregoni…Il Cellini, racconta, per esempio , in una sua biografia di aver partecipato a riti magici all'interno del colosseo per ritrovare la bella angelica , ragazza siciliana di cui era innamorato.
Al cellini, fu , poi, rivelato, da detti demoni, sempre su sua ammissione , anche un tesoro nelle vicinanze di roma , e si narra che il cellini andava in giro con negromanti all'interno dei fori imperiali alla ricerca , appunto, di antichi tesori.

…..Poco distante da qui vi e' un altro luogo "misterioso", un antico mitreo. Chi era Mitra?

Il mitraismo e' una religione di origine indo-iranica , arrivata a Roma portata dai soldati reduci delle campagne d'oriente.
Il dio Mitra sarebbe nato il 25 dicembre , Natalis Solis Invicti , giorno della nascita dell'invincibile sole e che poi coincidera' con il natale cristiano. Tra le cerimonie di questo culto, all'adepto veniva prescritta una abluzione in vasche sacre , piuttosto simile al nostro battesimo. Ma se le similitudini con il Cristianesimo sono tante, le diversita' lo sono ancora di piu'…infatti la religione mitriaca si basa sulla liberazione dell'adepto e la ricerca del raggiungimento di un legame con il divino!
Alla base dei riti vi e' la credenza che Mitra avesse stretto un patto con il sole , il dio, poi, in una grotta rappresentante il cosmo, uccide un toro simbolo di vita e miracolosamente , dal sangue dell'animale moribondo nacque la vite…dal midollo il grano e dal seme gli animali utili.Lo scorpione e il serpente cercarono di opporsi a questo,ma inutilmente , e il mito termina con un bachetto di festeggiamento tra mitra e il sole.
La scelta dello scorpione e del serpente, nn e' del tutto casuale,infatti i riti erano celebrati soprattutto durante l'equinozio di primavera , proprio nel segno del "toro" , la cui costellazione opposta e'..guarda caso quella dello "scorpione".
Questo mito, per molti aspetti, ricorda un po' i miti legati al culto della dea madre …altrimenti detta…Iside!
Infatti la grotta e' il tipico ambiente ctonio , dall'uccisione (in questo caso del toro) si ha la "rinascita" come in tutti i culti della dea madre , che muore e poi risorge.
Il toro, poi, e' proprio elemento caratteristico del culto terrestre!
Il giorno consacrato alla divinita' era la domenica , e le cerimonie duravano circa 12 giorni.I seguaci venivano battezzati , ricevevano, cioe', il il sacro segno del fuoco e prendevano una porzione di pane e acqua.

Ed ecco cosi' la nostra prima meta' romana, il mitreo della chiesa di San Clemente.Nel livello inferiore della chiesa troviamo un vestibolo adornato con splendidi stucchi e poi l'aula, ove si trova un altare ornato appunto con questa "tauroctonia" , un enorme serpente e infine i due dadofori, uno con la fiaccola abbassata e uno con la fiaccola alzata a simboleggiare rispettivamente il giorno e la notte, o meglio il primo Cautes , simbolo dell'attivita' solare fra il 21 dicembre e il 21 giugno;l'altro Cautopates rappresenta il sole nella fase calenate. In una nicchia sul fondo e' ancora visibile la statuina del dio.
L'intera grotta e' circondata da sedili scavati nella roccia ove appunto sedevano gli adepti.
Sul soffitto del mitreo vi e' rappresentato il cielo stellato , rappresentazione, appunto , delle costellazioni
Poco conosciuto dal turismo di massa questo bellissimo mitreo fa respirare ancore l'aria di secoli di misteri.

Proseguiamo verso la vicina chiesa di Santa Maria in Aracoeli, chiesa di cui abbiam gia' abbondantemente parlato in un altro documento e arriviamo in piazza San Marco per seguire le orme della dea Iside!

i primi contatti con il mondo egizio, almeno ufficialmente, si ebbero in Italia proprio a Roma, dopo la conquista della valle del Nilo. I culti di origine egizia che piu' di altri attecchirono in Italia furono il culto di Serapide , che poi sarebbe Osiride associato al toro Api , e quello plurimillenario di Iside.
"io sono Iside, la divina , colei che detiene la magia degli incantesimi"

Cosi' troviam scritto su alcune stele di eta' faraonica che descrivono appunto la dea e i suoi enormi poteri , con i quali riesce a sconfiggere il male rappresentato da Seth e a resuscitare il marito Osiride grazie alle "parole di potenza" .La dea puo' proteggere i fanciulli dalle aggressioni, puo' dominare i serpenti,,far indietreggiare le fiamme…Chiunque in pericolo puo' identificarsi in Horus e chieder aiuto alla Grande Madre.
Essa e' spesso rappresentata con il volto bruno e con in grembo un bambino, Horus , il figlioletto , da questa iconografia iside sara' , poi, confusa con la Madonna. I riti isidei sono descritti da Ovidio nelle sue metamorfosi e in particolare nell' Asino d'Oro.
Un busto isideo e' quello di "madama Lucrezia", proprio posta in piazza San Marco , accanto a Palazzo Venezia. Oramai ben poco rimane del culto isideo nella citta', un santuario dedicato alla dea si trovava sotto santa Sabina, mentre sul Quirinale si trovava un serapeo, cioe' un santuario dedicato ad Osiride ed Api, da qui provengono le statue dedicate al dio Bes che si trovano accanto alla pota di villa Palombara. Ma Ancora appartenenti alla cultura egizia e' il Piedone che appunto da il nome alla via "pie' di marmo" o la figura cinocefala che ha dato il nome alla contigua Santo Stefano Del Cacco.

Ma per concludere il nostro viaggio tra gli itinerari isidei a roma dobbiamo spostarci nella vicina piazza Navona. Sul nostro cammino per la piazza incontiamo il famosissimo Pantheon, luogo molto controverso , c'e' chi dice costruito da Agrippa, chi dall'imperatore Adriano, ma comunquee luogo di culto delle molteplici divinita' romane e non. Proprio qui di fronte troviamo la chiesetta di Santa maria Sotto Minerva, ancora una chiara allusione ad un'operazione sincretica di sovrapposizione di culti Iside-Minerva-Maria!
Nella piccola piazza antistante ecco un piccolo obelisco sorretto da un elefante. Questa opera fu concepita dal Bernini, come vedremo in seguito attratto proprio da questa cultura egizia nella capitale.
Il grande artista fu influenzato da una figura piuttosto singolare, uno dei primi ad occuparsi dei misteri egizi , il gesuita tedesco Kircher con la sua opera Sphinx mystagoga. Il Bernini si lascio' molto influenzare dal gesuita e da questo insolito connubio nasce la spendida opera di piazza Navona, la fontana dei 4 fiumi .In questa fontana ritroviamo diverse conoscenze egizie, il Leone,. per esempio, emblema solare e animale sacro ad Osiride, nel mito gia' precedentemente accennato Osiride viene ucciso da Seth, il cui animale rappresentativo e' l'ippopotamo, ebbene il significato etimologico di Ippopotamo e' "cavallo dei fiumi" e cosi' dal lato opposto al leone troviamo un cavallo con la criniera al vento che esce dalle acque. La fontana dunque simboleggia l'eterno equilibrio egizio tra bene e male, tra osiride e seth, tra il leone e l'ippopotamo…
Insomma l'egitto ha sede a roma.

BIBLIOGRAFIA

-Luoghi misteriosi d'italia U.Cordier
-Roma Arcana Nicla Fiori

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