GENOVA
Chiavari:
In Via Rivaroli, nel centro storico, si vede un
porticato, composto da 3 pilastri di marmo bianco sormontati
da una finestra bifora Uno di questi pilastri ha un
capitello scolpito in modo inusuale. Vi è raffigurata
una figura umana a mezzo busto, il cui volto è cancellato
ma sulla cui fronte si nota una rosa di otto petali.
Sembrerebbe che questi resti siano tutto ciò che rimane
di una antica dimora filosofale appartenuta a un alchimista.
LA
CARREGA DEL DIAVOLO e la Montagna del REOPASSO:Il
Reopasso è indubbiamente la montagna più
caratteristica della Valle Scrivia per le sue molteplici
leggende che la rendono magica agli occhi di qualsiasi
visitatore.
La vetta nord è stata denominata Carrega del
Diavolo e si trova a quasi 957 metri di altezza!
Come abbiamo già detto, numerose sono le leggende
create attorno ai personaggi che hanno legato la memoria
della propria esistenza proprio a questa montagna.
Basti ricordare, Filippin il suicida, forse vissuto
alla fine del medioevo la cui anima pare vagasse senza
sosta sulla Carrega del Diavolo.
Anche alcuni abitanti del posto nel periodo ottocentesco,
sembra abbiano giurato di aver spesso incontrato, la
sera, tornando a casa, un cane dagli occhi roventi,
come carboni accesi che fuggiva alla loro vista, mentre
l'eco del suo lamento risuonava contro le pareti della
montagna.
Un'altra anima vagante sembra essere quella di Rafaelin,
un uomo vissuto tra i peggiori espedienti, che lasciò
come ultima volontà quella di essere sepolto
in un posto inaccessibile: venne accontentato facendone
precipitare i resti in uno strapiombo.
Nel bosco di Bellomo, si racconta che un boscaiolo,
di nome Ometto, abbia chiamato il diavolo in aiuto per
risalire i ripidi sentieri con il suo pesante fardello
di legna e si dice ancora che fantasmi, spiriti e fate
si diano convegno nei valloni del Fobè.
Una notizia certa è che l'ultimo eremita di del
Reopasso su sicuramente Pajarito, uno strano emigrante
tornato, senza aver avuto fortuna, dall'America Latina,
intorno agli anni venti.
Visse come un eremita nella capanna del Romito, mangiando
quanto la natura gli offriva spontaneamente!
Morto alcuni anni fa, all'età di 83 anni, sembra
che alcuni lo abbiano visto girare per la montagna alla
ricerca di erbe preziose per la sua salute e cibo per
il suo stomaco! ARUALS
VOLTRI
La Casa delle Anime di Voltri: A pochi chilometri
da Voltri, sull'antica Via dei Giovi si trova la "
Casa delle Anime" alla quale è legata una
leggenda molto antica! Si narra, infatti, che questa
palazzina di due piani anticamente fosse stata una locanda
dove i viandanti si fermavano a riposare ed a far rifocillare
i cavalli.
I proprietari della locanda avevano trovato una fonte
molto redditizia da aggiungere ai proventi ricavati
dalla loro ospitalità!
Sembra, infatti, che facessero soggiornare i viaggiatori
più ricchi in stanze molto appartate dove di
notte penetravano per ucciderli a scopo di rapina per
poi gettare i loro cadaveri in un pozzo ben nascosto.
Dopo la seconda Guerra Mondiale, una famiglia spinta
dalla miseria prese abitazione in questa palazzina malgrado
circolassero strane voci circa una presunta infestazione
all'interno della stessa.
Questi poveri inquilini vissero ore di terrore! Pentole
che cadevano dalla credenza, bicchieri spostati nell'acquaio
per arrivare, un giorno, ad un fatto che mise in serio
pericolo la loro sanità mentale!
Improvvisamente, davanti ai loro occhi apparve una fanciulla
vestita di bianco, che errava nei dintorni alla ricerca
del proprio fidanzato, il quale era stato ospite della
locanda senza più tornare a casa. Sembra, inoltre,
che la povera giovane ancora vaghi senza staccarsi da
lì e che interroghi chiunque incontri sul suo
camino, per poi sparire lasciando un profumo di rose!
- Laura Scafati -
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